Il leader di Azione, davanti ai cancelli dello stabilimento di Viale Toselli, critica duramente il ministro delle Imprese e del Made in Italy
Visita di Carlo Calenda ai lavoratori della Beko Siena, l’azienda coinvolta in una delicata vertenza. Il leader di Azione ha criticato duramente il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, accusandolo di aver “preso in giro” gli operai. "La Golden Power non garantisce i livelli occupazionali, e un ministro che mente agli operai deve dimettersi. Le crisi aziendali si possono risolvere o meno, ma ciò che non si può fare mai è ingannare i lavoratori, perché non se lo meritano", ha dichiarato Calenda.
Calenda ha annunciato un’interrogazione parlamentare e un futuro Question Time per chiarire le dichiarazioni del ministro. "Se sarà dimostrato che Urso ha mentito, chiederò le sue dimissioni. La clausola attuale della Golden Power è debole, ma deve essere comunque utilizzata e la minaccia delle sanzioni – come l’1% del fatturato – deve essere concreta". Secondo il leader di Azione, il testo della clausola, così com’è, “di fatto non vincola la multinazionale a salvaguardare i posti di lavoro, ma si limita a chiedere di fare il meglio possibile per non chiudere gli impianti, una formulazione inaccettabile".
La proposta di Calenda: energia meno cara e reindustrializzazione
Per risolvere la crisi, Calenda ha suggerito un doppio binario: "Bisogna utilizzare il bastone e la carota. Da una parte, applicare con fermezza la Golden Power, dall’altra mettere sul tavolo una proposta di reindustrializzazione seria. Questo significa ridurre di circa 15 punti il costo dell’energia per uniformarlo al settore degli energivori, come l’acciaio, e promuovere una linea di prodotti più avanzati tecnologicamente".
"Serve una strategia chiara"
Calenda ha concluso sottolineando la necessità di un approccio strutturale: "Un Governo serio deve proporre una clausola di Golden Power che obblighi a mantenere i livelli occupazionali per anni. Serve un piano che integri la riduzione dei costi energetici con la trasformazione industriale. Altrimenti, sarà molto difficile trovare un nuovo investitore disposto a puntare sul sito produttivo".
Un appello forte, quello di Calenda, per evitare che i lavoratori della Beko diventino l’ennesima vittima di una crisi mal gestita.
Intervista a Calenda (Video)
Calenda parla ai lavoratori Beko di Siena (Video)
L.C.