BLOCK NOTES: TARI DA RECORD, LA TASSA FIGLIA DI UNA SIENA "MATRIGNA"

News inserita il 26-07-2018 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Una situazione per certi aspetti anomala, sicuramente da migliorare

Siena ha la tariffa TARI - si parla di tassa sui rifiuti - tra le più alte della Toscana e comunque ben oltre la media nazionale. In regione solo la disastrata Livorno fa peggio di noi. Tutto questo è emerso da uno studio pubblicato nei giorni scorsi proprio su OK SIENA, e redatto a cura dell'Osservatorio Tasse Locali di Confcommercio, che ha analizzato i valori riferiti a tutto il 2016.
Niente di nuovo sotto il cielo senese. Dopo l'onerosa gestione commissariale che fece seguito alle dimissioni di Franco Ceccuzzi, ci ha pensato Bruno Valentini, dinanzi ad un deficit di bilancio preoccupante, a mettere mano alla voce tributi in generale per cercare in tempi più brevi possibile di tornare – come poi è puntualmente accaduto – in pareggio.
E' chiaro che sul versante tariffe, senza scomodare l'iperbole delle “tasse a peso d'oro” si è andati fuori quota. Il risultato? A Siena le tasse risultano come detto in apertura le più alte in Toscana – tolto Livorno – e le stesse risultano significativamente più onerose di quella che è la media nazionale in tutte le categorie considerate.
Confcommercio aveva, per la verità, già sollevato il problema a fine del 2014, quando aveva definito “ un pasticcio” l'anomala situazione emersa sul versante tasse sui rifiuti.
Certo il 62% dei Capoluoghi di Provincia Italiani registrano spese superiori al loro effettivo fabbisogno, ma sotto la Torre del Mangia, forse ce ne approfittiamo, visto che siamo sopra di un milione e 200mila eurini alle nostre necessità.
Penalizzati musei e biblioteche, scuole e il vasto campo dell'associazionismo. Per non dire di cinema e teatri, magazzini, rimessaggi e banchi. Gli alberghi e i ristoranti risultano spesso taglieggiati, così come le case di cura e quelle di riposo. Insomma il quadro qualche preoccupazione la desta.
Bruno Valentini ha lasciato però – e su questo tasto non nutro dubbi - uno zainetto nel quale l'attuale Sindaco De Mossi dovrebbe trovare risorse economiche e finanziarie, non dico per stare tranquillo, ma in grado di poter affrontare i 5 anni del suo mandato con una certa serenità.
A tale riguardo non mi sorprenderei più di tanto se l'Avvocato accettasse la sfida e mettesse mano prima possibile ad una revisione dei costi e dei balzelli. Ecco la tassa sui rifiuti, visti gli alti lai di Confcommercio, si presta come “parterre” per la singolare sfida.
Sarebbe un bel segnale per tutti e darebbe l'idea di un concreto cambio di passo.
Intendiamoci subito, però, perchè accanto ad una città gravata dalla TARI la stessa Siena figura da 10 anni a questa parte fra le città e i territori dove la qualità della vita è al top. E a tali risultati non si arriva mai gratis. Qualche sacrificio si impone. O no?
Mi pare però che ci siano le premesse e le condizioni per fare economie e per venire incontro ai privati cittadini e soprattutto a quelle classi di imprenditori – leggi commercianti ed operatori turistici – che si sente nel mirino di una mano pubblica vista come “matrigna”.
Eccola la sfida: De Mossi ci provi a migliorare questa situazione per certi aspetti anomala. Lo aspettiamo fiduciosi...

Roberto Morrocchi

 

 

 

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