La città deve cercare con tutte le forze di non restare ai margini degli utilizzi del Recovery Fund
Siamo chiamati al voto per il governo della nostra Regione, la Toscana, e per decidere se si debbano tagliare o no deputati e senatori, senza che al taglio faccia seguito una seria riforma statutaria ed elettorale. Ma la prima pagina, a Siena, è ancora occupata dalla storiaccia dell'inchiesta per stalking che riguarda l'ex comandante della Polizia municipale, Cesare Rinaldi e la moglie, anche lei facente parte del corpo dei vigili. Una storia a tinte decisamente forti con risvolti boccacceschi.
Eppure ci sarebbero in ballo questioni molto più interessanti ed importanti che riguardano da vicino e da lontano la nostra città. Per me il primo attore della settimana che si va chiudere è stato il Magnifico Rettore del nostro Ateneo, Francesco Frati, che in vista della ripartenza delle lezioni in presenza e non più virtuali ha intanto riaperto l'Aula Magna per un Master di secondo livello in management del patrimonio culturale, la cui “lectio magistralis” è stata tenuta da Eike Schmidt, il Direttore della Galleria degli Uffizi. Il master, organizzato dall'Università, si avvale della collaborazione del Comune di Siena e di Opera Civita, una entità imprenditoriale specializzata, appunto, nella valorizzazione di siti e beni culturali.
E non è certo un caso se anche l'Avvocato Sindaco De Mossi ha colto la palla a balzo per cercare di stringere un rapporto concreto proprio con gli Uffizi, visto che Schimdt si dice interessato da sempre a stringere un patto di alleanza con il nostro immenso Santa Maria della Scala, magari allargando in generale la collaborazione fra Firenze, Siena e Perugia, per ripartire tutti insieme dopo il picco tragico dell'emergenza dettata dal Covid-19.
Ma Frati ha messo su anche un altro scenario per un progetto per il futuro che riguarda l'acqua e più strettamente l'erogazione di questa risorsa non infinita, ma fondamentale per il benessere e lo sviluppo della nostra società. L'Università ha organizzato un altro Master di primo livello per venti partecipanti con l'obiettivo di incentivare il consumo sostenibile di acqua potabile, formando i nuovi gestori della rete idrica. E qui, l'alma mater ha trovato un buon partenariato nell'Acquedotto del Fiora e nel Gruppo Acea.
Insomma qualcosa si sta muovendo anche nella nostra città, che deve cercare con tutte le forze di non restare ai margini degli utilizzi del Recovery Fund. Non è un mistero che il Governo voglia concentrarsi su pochi progetti dopo la pioggia di 577 richieste arrivate da tutti i Ministeri.
Le ricette sono ristrette a sei: Digitale, Economia “green”, Infrastrutture e mobilità, Istruzione, Famiglie e Sanità. E Siena, con la sua Università, la Sanità, la Ricerca e le sue Istituzioni deve sforzarsi per produrre piani di idee sostenibili che ci facciano respirare, all'indomani della stretta economica di questo sbilenco 2020.
Roberto Morrocchi