BLOCK NOTES: SCUOLA E SPORT, È IL MOMENTO DI VEDERE LE CARTE

News inserita il 26-02-2021 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Periodo di disagi per studenti e famiglie. E il turismo tanto manca alla città

I numeri della pandemia crescono anche nella nostra città e non ci lasciano tranquilli. Succede che l'Avvocato Sindaco De Mossi, legittimamente e per motivi precauzionali, decida d'accordo con il vice sindaco e gli assessori competenti, di chiudere per sette giorni tutte le scuole medie di primo e secondo livello. E qui non ci piove: presidi e professori, tranne qualcuno in vena di contestare tutto e tutti, ha qualcosa da ridire. Nella fretta ci si dimentica, però, che le classi del Liceo Classico, Scienze Umane, indirizzo economico-sociale, sono state trasferite da Sant'Agostino e allocate da mesi, non si sa ancora bene il perché e il percome, nel seminario di Montarioso, e cioè nel comprensorio territoriale del comune di Monteriggioni. Succede così che i ragazzi di Montarioso restano in un limbo, perchè se Siena chiude, a Monteriggioni, a due passi dalla città murata, le scuole restano aperte, almeno fino a quando – Dio non voglia - una qualche variante non arrivi anche lì.
Nessuno che si prenda la briga di informare studenti e relative famiglie. Tutto viene lasciato al caso e alla discrezionalità dei genitori dei liceali. Insomma mentre la pandemia agita le menti e i pensieri, e direi le esistenze, per gli studenti esiliati in seminario, va in scena una commedia dell'assurdo. Nessuno pensa alle sorti dei ragazzi che fanno scuola a Montarioso. Diversi di loro, pendolari provenienti da località della provincia, come Monteroni, Sovicille o Rigomagno, dove le scuole sono già state chiuse, per arrivare a Montarioso sono costretti a cambiare almeno due mezzi pubblici, spesso affollati. Ma forse anche questo non conta. Non ci hanno pensato Sindaci, Provveditore, Presidente della Provincia e soprattutto non ci ha pensato l'illustre Preside. Insomma, così va il mondo e sembra davvero che nessuno abbia inteso, speriamo solo per una dannata svista, accollarsi le sue responsabilità. Chiaro, queste faranno carico alle famiglie e ai ragazzi, come se non fossero già stati abituati in questo ultimo anno di scuola ai disagi della Dad e a lezioni in presenza, ma ovviamente a singhiozzo.

Cambiamo argomento. Scuola o non scuola, forse Siena e le sue terre si faranno belle a maggio quando la carovana del Giro d'Italia numero 104, che parte l'8 maggio da Torino per chiudere i battenti il 30 a Milano, passerà sulle nostre strade. Segnatevi la tappa del 19 di maggio, Perugia-Montalcino, con i corridori impegnati a pedalare per 35 chilometri sulle strade bianche della Val d'Orcia e fra i vigneti del Brunello. Il giorno dopo, il via per la tappa che porterà il gruppo rosa verso Bagno di Romagna è fissato nella nostra città....e dove se non in Piazza del Campo.
Insomma, Giro, come possibile vetrina per la ripresa di un turismo che tanto ci manca, vaccinazioni permettendo.
E allo sport, in questo caso il calcio, sono forse legate a filo doppio le sorti di una ripresa economica della città. Gli imprenditori armeni, proprietari del Siena, dopo aver fatto ammenda per errori commessi nella gestione della gloriosa Robur, oltre al rilancio della società bianconera hanno sciorinato diversi progetti concernenti l'area della Fortezza e del Rastrello, l'Enoteca da tempo chiusa e tutte le attività ora in mano alla Sielna del kazako Bidilo.
La fiducia è una cosa seria e troppe volte siamo stati scottati. Ma tenendo gli occhi aperti e le antenne alzate, affinché la fiducia non si traduca in pericolosi azzardi, forse conviene vedere le carte in mano a questi imprenditori che vengono da lontano. O no?

Roberto Morrocchi

 

 

 

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