BLOCK NOTES: PEZZI DI SIENA IN VENDITA, CERCASI "CLIENTI"

News inserita il 03-09-2021 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Intanto la città è in attesa della tornata elettorale del 3 ottobre che può significare politicamente stabilità o cambiamenti

Settembre. Riaprono le scuole. E allora ci aspettiamo che tutto avvenga in presenza e in assoluta sicurezza, dopo due anni vissuti soprattutto sotto l'egida della Didattica a Distanza ed in mancanza pressoché assoluta del senso di comunità che fa dei singoli studenti un gruppo coeso che affronta insieme al corpo docente insegnamenti, prove, problemi, dialettica e confronti.
La ripresa della scuola di ogni livello e grado, in presenza, significa davvero il ritorno alla vita per i nostri ragazzi, ma direi per tutta la nostra società. Mi auguro che tutti gli insegnanti si siano vaccinati e si presentino a scuola muniti del necessario “green pass”, così come hanno fatto tanti giovani che hanno superato, beati loro, la soglia dei dodici anni. Evviva!
A Siena, in attesa della tornata elettorale del 3 ottobre che può significare politicamente stabilità o cambiamenti, è ripreso il dibattito sul futuro del Monte dei Paschi. Si sono mossi l'Associazione Pensionati della Banca e diversi gruppi “civici” oltre a partiti di maggioranza ed opposizione. Il tempo passa inesorabile e il “data room” che vede protagonista assoluto Unicredit è stato aperto alle richieste del Mediocredito Centrale Spa per quanto concerne le informazioni relative ad una vasta selezione di sportelli bancari situati nel nostro meridione. E' stata anche predisposta una diversa “data room” focalizzata su aspetti che riguardano i crediti deteriorati, le famigerate sofferenze, e quelli classificati ad incaglio a cui ha avuto accesso la AMCO Spa una società che fa capo al Ministero di Finanze e Tesoro.
Insomma la questione Monte potrebbe, in teoria, essere aperta a diverse soluzioni, anche se tutti – vedi per ultimo Corrado Passera - sembrano fare il tifo per Orcel e il suo Unicredit...e allora fanno bene i Sindacati a muoversi prima che la stalla sia definitivamente vuota, proclamando per il 24 settembre uno sciopero nazionale di tutti i dipendenti del Gruppo Monte.
Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin chiamano tutti a raccolta per provare ad avere un minimo di chiarezza sul futuro della Banca e sulla sorte di tutti i suoi lavoratori, visto che finora anche il Ministro Franco si è limitato a generiche promesse, con lo “spezzatino” che sembra essere l'unica soluzione sul vassoio di portata. E invece preoccupano, e tanto, i possibili esuberi, quali e in quale quantità. E poi c'è in ballo il valore dello “stemma” e il futuro della Direzione Generale, per non parlare della destinazione dei tanti lavoratori senesi, mansioni future comprese.
Chi mi segue da anni lo sa come la penso e cioè che il futuro della città è legato a filo doppio al futuro prossimo della Banca più antica del mondo. E su questo dovremo, tutti insieme, andare alla guerra, anche se dalle premesse – leggi posizioni politiche antitetiche fra destra e sinistra – la guerra sembra interessare solo i montepaschini in pensione e quelli ancora in rete.
Siena intanto sembra una città in svendita. Vanno all'asta l'edificio della ex Siena Biotech a suo tempo fallita e l'Ostello della Gioventù in via Fiorentina. Il garage Busi pare che si trasformi in un grande magazzino e il complesso edilizio del Consorzio cerca clienti.
Ma c'è anche chi pensa al nuovo Artemio Franchi: il modello? La Dacia Arena di Udine che costò solo 50 milioni. Chi li tirerà fuori?
Intanto senza farsi illusioni tiriamo a campare.

Roberto Morrocchi

 

 

 

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