BLOCK NOTES: PARCHEGGI A SIENA, PORTA ROMANA E PISPINI RISCHIANO DI SOFFOCARE

News inserita il 16-11-2018 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

La situazione dei parcheggi pubblici nella nostra città, anche se il grosso degli impianti è datato nel tempo, non è drammatica come in altre parti del nostro Paese. Ci sono però due nodi che debbono essere sciolti, e in tempi relativamente brevi, prima che si arrivi al caos. Mi riferisco a due zone limitrofe e a due porte che rischiano di soffocare. Porta Romana e Porta Pispini, con relativi quartieri subito fuori le cinta muraria hanno bisogno di nuovi parcheggi che decongestionino soprattutto nelle ore più critiche – leggi la mattina quando la gente va a lavoro, i ragazzi a scuola e i cittini all'asilo, e il tardo pomeriggio quando si torna a casa – il traffico e soprattutto la ricerca spasmodica di un qualsiasi posteggio vicino alle due grandi porte di accesso a Siena.
Sembrava fatta almeno per Porta Romana. C'era un accordo praticamente già definito fra Comune e le Pie Disposizioni, ma con la nuova Amministrazione tutto sembra saltato.
E non credo che sia per una questione di costi. La concessione in affitto del terreno di proprietà delle Pie Disposizioni prevedeva infatti un canone di 40.000 euro l'anno per la durata di 30 anni, periodo rivedibile prima della scadenza previo accordo fra le parti.
A due passi dai Servi, Pantaneto e San Girolamo la comunità senese avrebbe avuto la possibilità di nuovi posti auto.
Non so con precisione cosa sia successo. Una “voce dal sen sfuggita” mi dice che sia saltato anche l'accordo previsto fra il Valdimontone e il Nicchio, e cioè le Contrade notoriamente avversarie sul Campo, ma che dovrebbero avere interessi in comune per quanto riguarda la pulizia delle mura e i percorsi previsti per goderne e per quanto concerne viabilità e parcheggi.
Per la sosta fuori porta Pispini non mi pare che ci siano all'orizzonte programmi precisi, ma è un fatto che le zone limitrofe, prese d'assalto in ogni ora del giorno e della notte, vengano ingolfate da chi cerca con il lanternino un posteggio, provocando situazioni al limite del grottesco intorno ai negozi che si affacciano nella via di accesso alla Porta.
Su questo fronte starò in campana. E' compito del giornalista segnalare, magari insieme alla gente, ciò che va e ciò che deve essere fatto. E questo farò, con la speranza che prima o poi la situazione si sblocchi.

Intanto si sta forse sbloccando la vicenda dei contratti in essere alla GSK Vaccines. Sull'argomento mi era “speso” alla metà di luglio, sembrandomi strano che in una azienda così grande e importante ci fossero così tanti precari. Intendiamoci non sono nessuno per poter entrare a piedi uniti nella logica imprenditoriale di una azienda al vertice del settore farmaceutico, ma è chiaro come il sole come non sia accettabile il turn over fra lavoratori precari per ricoprire una identica posizione, così come non mi pare serio che ci siano lavoratori cosiddetti “somministrati”, cioè provenienti da agenzie interinali, che prestano la loro attività in GSK continuativamente da oltre 10 anni.
Su questi temi si è mosso agli inizi di ottobre anche il Consiglio della Regione Toscana, con una mozione tesa a riaprire il confronto fra Azienda e Parti Sindacali.
Ecco, ora ci siamo, e spero davvero che le parti in Campo trovino una felice intesa.

Roberto Morrocchi

 

 

 

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