La stagione paliesca si è chiusa, restano sul tavolo alcuni temi scottanti.
La stagione paliesca si è chiusa...restano sul tavolo alcuni temi che l'immobile Magistrato delle Contrade, gli addetti ai lavori, allevatori e proprietari, il Comune e un po' tutti i Senesi potranno – se lo vorranno – affrontare, nei lunghi mesi invernali, per migliorare alcuni meccanismi che qualche crepa cominciano ad evidenziarla.
Dei problemi della mossa, allineamento fra i canapi e rispetto delle posizioni assegnate, e compito e tempi della rincorsa ho già trattato in un pezzo che metteva in risalto le carenze manifestate dal mossiere Ambrosione.
Il posto al canape è sacro e va rispettato per le prove e ovviamente per il Palio. La rincorsa ha pochissime possibilità di farsi valere e allora si pone seriamente la questione della giusta maturazione delle mossa oltre alla presunta incapacità dei fantini di affrontare il compito con la dovuta accortezza. Lo so, non è quello della rincorsa un problema di semplice risoluzione, ma è un dato incontrovertibile che con questo andazzo una Contrada, la decima, venga praticamente esclusa in partenza dalla carriera.
Altro tema: i cavalli, il loro numero alla tratta, e la loro presenza sul tufo.
Questa volta, concomitante il maltempo, si è sfiorato il ridicolo.
Se davvero i veterinari hanno ritenuto validi 20 barberi - fra i quali figuravano almeno quattro-cinque brenne patentate - c'è nel protocollo, nelle visite e nel meccanismo qualcosa che non va. Personalmente ritengo gli allevatori, gli allenatori e i proprietari in grado di portare in Piazza soggetti validi, preparati e sani. Possibile che ci siano casi al limite, ma che da novanta si passi ad appena 20 stona e di brutto! A disdoro degli appassionati cavallai, a disdoro dei preparatori, ma anche a disdoro dell'equipe veterinaria del Comune che questi cavalli ha il compito di seguire da Monticiano, a Mociano, al Ceppo e in ogni dove.
Ritengo inverosimile che non si sia potuto (o voluto?) arrivare alle batterie del 13 agosto con almeno dieci-dodici barberi in più.
Per quanto riguarda i proprietari questi sono padroni di portare o no i cavalli sul Campo. Ma una volta che hanno fatto la trafila e magari intascato qualche prebenda comunale hanno il dovere di portare i cavalli nel Cortile del Podestà. Non li portano e non sono in grado di certificarne l'assenza? Semplice, i soggetti da loro ritirati saranno esclusi per il futuro dal Palio. Così, semplicemente.
Ultima questione. La ferita, per me insanabile, della manifestazione degli animalisti che le Autorità a questo preposte hanno permesso che si tenesse il 16 agosto.
Questo per me resta un "vulnus" perpetrato ai danni del Palio, della Festa dei Senesi e della città.
Inaccettabile che a gruppi di sedicenti amici degli animali si sia concessa la patente per sputare accuse infamanti ai nostri danni e proprio nel dì della Festa.
Non è successo niente, si è detto, e poi erano relegati a cinque chilometri dal Campo.
Puerili giustificazioni che non fanno onore a chi le ha messe in piazza. In piazza c'è andata Siena, ci sono andate le Contrade e tutti i media – meno la TV di Stato nella quale per fortuna operano la Bruchi e il Bianchini, due Senesi veri – ci hanno messo alla berlina, chi definendoci "tifosi" chi violenti. E meno male che non è successo niente. Sul piano fisico...perchè sul piano morale abbiamo perso tutti e soprattutto chi ha operato affinché Rizzi e soci ci contestassero. E a casa nostra!!!
Roberto Morrocchi