BLOCK NOTES: IL PARTITO, I SOCIAL E LE SORPRESE DELL'UOVO DI PASQUA

News inserita il 24-03-2016 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Serie riflessioni in attesa della "resurrezione" di Siena.

Bruno Valentini, il nostro Sindaco, ha sposato la filosofia di Matteo Renzi. É presente dall'alba a notte inoltrata sui social e soprattutto sta lì a ribattere a chi ha fatto commenti, per lui, fuori dal seminato, stilando un giorno sì e l'altro pure il quadernetto con tutte le cose fatte dalla sua amministrazione. Non discuto, va di moda, oramai la politica si fa sui media e sui social, visto che a livello nazionale, ma anche locale, i Partiti contano il giusto.

Restiamo a Siena, la voce del PD provinciale è sempre più fioca, mentre quella del Comunale, tramite Masi e De Vivo e pochissimi altri esponenti del glorioso Partito che fu, cerca di tenere in linea di galleggiamento un dibattito politico, sociale e culturale, che rischierebbe invece di ridursi ad un duello rusticano fra Valentini e Scaramelli, su tutto, ma proprio tutto, quello che si muove o resta immobile nella vita amministrativa di Siena.

Resta però da capire come il glorioso Partito che fu possa pensare di arrivare alla nuova tornata amministrativa senza avere una organizzazione di base funzionale.

A San Miniato, Vico Alto e Scacciapensieri, per esempio, sono di colpo venute meno due storiche sezioni. Giusto che venissero accorpate, ma nel mentre si pensava alla fusione ci siamo persi la "casa". Insomma la "sezione" non ha più un tetto e capirete che fare politica sotto le stelle non si addice ai tanti "non più giovani" che credono ancora nella granitica istituzione.

Pare, poi, che ci sia in tutta la città un vistoso calo dei tesserati e anche questo rende bene il quadro di una associazione che sta perdendo di brutto i suoi connotati.

Per restare al popoloso quartiere di San Miniato, il collante sociale è rappresentato, come sempre, dalla Parrocchia e dalla ex Associazione degli Anziani che, per la verità, sta mettendo in calendario di settimana in settimana una nutrita serie di appuntamenti dai cento sapori. Ma il Partito aveva un'anima diversa e una Associazione multiculturale e senza una precisa linea politica è tutta un'altra cosa. O no?

Intanto, in attesa di rivedere ai primi di aprile il Mercatone sul Campo, al quale l'Assessora, il Vice Sindaco, e gli esponenti interessati delle associazioni del commercio, assegnano tanti, forse troppi, motivi di attrattiva che lo trasformano da "mercato" in veicolo turistico e a messaggero delle nostre eccellenze in Italia e nel Mondo, io rompo l'uovo cercando qualche concreta sorpresa.

Vorrei tanto che il Santa Maria riaprisse tutte le sue sale e che si rivedesse sui maggiori quotidiani  e riviste il nome di Siena fra le città che offrono rassegne e mostre di assoluto livello nazionale ed internazionale. Mi pare che tutto sia fermo a Duccio, mentre Siena, con il solo suo patrimonio artistico potrebbe realizzare cose bellissime per diversi mesi dell'anno.

Mi aspetto che la Chigiana torni in poco tempo ai fasti di quella fantastica scuola di musica inventata da quel genio che fu il Conte Guido Chigi Saracini, del quale, mi pare, che la città abbia fatto appena il minimo sindacale nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario della sua scomparsa.

Mi aspetto che la rinata Enoteca torni prestissimo a brillare. Non basta salvare l'Ente, bisogna dare a questo le idee e le gambe – leggi soldi – per rivaleggiare con le altre città del vino che ci hanno scippato lo scettro da noi detenuto per oltre cinquanta anni.

In attesa di sorprese belle e buone...Buona Pasqua, di cuore, ai miei quattro lettori.

Roberto Morrocchi

 

 

 

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