Se stare al vertice della Città fosse tanto facile...tutti, proprio tutti, si candiderebbero!
Pare che quella odierna sarà una giornata di gran fredddo...una Befana di ghiacccio. Saranno contenti coloro che si lamentavano di temperature che con l'inverno avevano poco da spartire.
Accontentati. Ma il freddo non frena i “bollori” della politica Senese. Valentini sembra diventato Grillo, il dominus di tutti gli affari dalla giustizia alla stampa.
Spazia in solitario o a braccetto alla Ferretti dal Monte alla Sanità. E lo fa con toni che nemmeno l'ex “rottamatore” di professione.
Sorprende quando chiama il suo Partito il PD alla sbarra. Imputato per ciò che è accaduto nella nostra Banca. Niente di nuovo, tutti sappiamo che le responsabilità in capo al Partito nel quale Valentini si è fatto le ossa sono grandi come macine, ma i tempi...l'inizio del nuovo anno che ci condurrà al rinnovo del Consiglio Comunale, qualche interrogativo lo pongono.
Sembra smarcarsi, in vista delle elezioni, da tutto quanto fa vecchio partito. Fa intendere di essere diverso da quei politici del territorio Senese che “erano padroni” a Siena, ma anche a Roma, diciamocelo, di una grande Banca.
Di fatto il Sindaco non ha alcuna responsabilità personale e diretta in tutto quanto è avvenuto intorno al Monte. E non ce l'ha nemmeno come sindacalista, perchè, se non erro, aveva lasciato la guida dei bancari montepaschini della CGIL da diversi lustri.
Non ha nominato Mancini – colui che si è fatto scippare la casa nottetempo – alla Fondazione e non ha installato Mussari, già Presidente della Fondazione alla Presidenza del Monte.
Magari ha anche lui, come tutti i “dem” solo una responsabilità morale. Perchè gli errori commessi sono stati così tanti e madornali che anche un Sindaco di Moteriggioni non può chiamarsene totalmente fuori, così come coloro che scaldavano le sedie nelle assise sterminate del Partito Senese...vuoi Direttivo Provinciale e Comunale e relative Assemblee.
Non ricordo se Bruno abbia fatto parte del coro che incensava alla scelta dell'acquisto di Antonveneta, ma anche se fosse stato fra i “cantori” sarebbe stato in grande, ottima, compagnia. Cari lettori non dimenticatevene mai, anche una parte cospicua delle opposizioni si dichiarò, allora, d'accordo con l'acquisizione di quella che invece è diventata la pietra dello scandalo e la mamma di tutti i nostri mali.
La corsa insomma è partita e Valentini, che dopo due anni silenti, tutti giocati a sistemare, dice Lui, i conti del Comune, sta facendo cose di una certa rilevanza per la città. Fa bene a cercare di distinguersi da quei politici di razza che hanno messo, eccome, le mani in pasta, perché sa benissimo che proprio sui mali del Monte si giocherà tutta o quasi la partita per Palazzo Pubblico.
Prova a smarcarsi anche dalla Regione, vedi Rossi, ma anche Scaramelli che è presidente della commissione sanità, quando reclama a gran voce che Firenze e Pisa la smettano di portarci via le eccellenze delle nostre Scotte, prendendo a pretesto l'addio di Trabalzini.
Giusto che si difenda almeno il difendibile, ma oramai vicino ai settanta ho negli occhi tanti valenti Professori che sono volati e direi giustamente in sedi più prestigiose.
Non ci vedo niente di male che professionisti acclamati cerchino ribalte più ricche di finanze e soddisfazioni. Sarebbe auspicabile però che se ne andassero dopo aver fatto “scuola”. Un fatto è che lascino una clinica senza eredi, un altro che il lavoro da loro fatto vada avanti senza scosse.
Insomma così va il mondo. Dispiace però che a farci la “guerra” siano i nostri vicini fiorentini e pisani. Credo che le tre Università e le tre ASL dovrebbero programmare insieme un lavoro che riguarda tutta la Regione.
A Valentini per smarcarsi e segnare consiglierei anche di mettere mano, per quanto può, alla Fondazione.
La cassa non è ancora vuota, ci sono ancora circa 400 milioni di euro da valorizzare.
Bisogna ridurre i costi al minimo, rivedendo radicalmente la “governance”. Bastano un Presidente, un Dirigente e un Consiglio di cinque elementi. Tutti tranne il Direttore senza emolumenti.
Con uno scopo preciso: finanziare progetti che portino alla creazione SICURA di posti di lavoro per i nostri giovani. Lo so, non è un lavoro facile, ma se restare al vertice della Città fosse tanto facile tutti, proprio tutti, si candiderebbero...
Roberto Morrocchi