BLOCK NOTES: GUERRIERO DEL PALIO, SIENA NON TI DIMENTICHERÀ

News inserita il 21-05-2021 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Andrea Mari torna nel Cortile del Podestà per l'accorato tributo di affetto che la città vuole dedicare ad un suo figlio e al valente e vittorioso fantino

Andrea Mari torna nel Cortile del Podestà per l'accorato tributo di affetto che la gente di Siena e delle Contrade vuole dedicare ad un suo figlio e al valente e vittorioso fantino. L'ultimo saluto domani in Provenzano. La città è rimasta attonita, quasi non volesse accettare la sua immatura e tragica scomparsa. A me restano negli occhi le gesta sul Campo, ma anche il suo sorriso, la voglia di vivere, scherzare, di aprirsi alla gente con spontaneità e partecipazione. Sono vicino alla sua famiglia e rivolgo un pensiero affettuoso al suo babbo Alfiero, un mio caro amico in anni oramai lontani vissuti in spensieratezza durante le estati della nostra gioventù al mare, a Follonica, e nella natia Rosia. Addio Brio. Siena non ti dimenticherà e il tuo nome resterà scolpito per sempre negli annali del Palio, che raccontano anche pagine importanti della nostra esistenza. Breve la tua parentesi terrena, ma intensa, arricchita da momenti esaltanti di successi sul Campo che regalano a Te, guerriero del Palio, un alone di gloria imperitura.

Ma la cronaca e le vicende della città ci impongono di voltare pagina.
Dapprima qualche spiffero, ma poi le voci, fra bilanci in rosso, figli dell'assurda acquisizione dell'Antonveneta, la madre di tutti i mali, si sono fatte sempre più insistenti e forti. Il Monte dei Paschi di Siena, la Banca più antica del mondo, sempre in bilico, ma ancora in piedi grazie soprattutto ad una rete che non ha mai mollato tornando proprio nell'ultimo trimestre ad utili significativi, sembra in balia delle onde dei mercati finanziari, in costanza di un risiko bancario che sulla spinta delle mosse di Intesa sembra nascondere altri accorpamenti e cessioni di aziende o rami delle stesse.
La Borsa ha regalato al Monte una crescita importante nei primi mesi del 2021, ma lo ha fatto, secondo i media di settore e secondo l'informatissimo Corriere della Sera in vista di quello che i Sindacati chiamano “spezzatino” e i giornalisti “spacchettamento”, che vuol dire in pratica la fine del Monte almeno così come lo abbiamo conosciuto finora.
Il Governo, con Draghi sul punto ancora silente, sembra sempre più intenzionato a spogliarsi della partecipazione sostanziale sulla nostra Banca. Si vocifera che Unicredit, la Banca con la quale si sarebbero intavolate trattative per ora ufficiose da parte del Tesoro, azionista del 64% di Mps, intenderebbe prendere sotto la sua ala la parte “storica” della Banca senese, e cioè tutta l'area Toscana, quella del centro Italia e del Nordest italico. Nello spacchettamento un ruolo importante lo giocherebbe anche il Mediocredito Centrale, banca al 100% pubblica, che mira a rilevare molte se non tutte le Filiali montepaschine al Sud.
Intendiamoci sono ancora tanti i nodi da sciogliere, vedi le cause legali in atto, fra cui anche quella intentata dalla Fondazione Mps, fermo restando che anche l'Europa dovrebbe dare il suo assenso per l'esborso di miliardi pubblici che dovrebbero ristorare le Banche interessate. I Sindacati sono ovviamente sul piede di guerra in difesa della univocità del Monte, della sua Direzione Generale e dei 21.000 dipendenti. E' in atto, forse, un durissimo braccio di ferro. Noi lo seguiremo, come sempre, con la massima attenzione, perchè una Siena senza il Monte sarebbe poco meno che un borgo, bellissimo, ma senza prospettive economiche, strutturali e finanziarie concrete. Sic et simpliciter.

Roberto Morrocchi

 

 

 

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