BLOCK NOTES: GENTE NUOVA NELLA CORSA ALLE AMMINISTRATIVE 2023

News inserita il 09-12-2022 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Il sindaco Luigi De Mossi non si ricandida

Ed ora la corsa comincia davvero. L’avvocato Sindaco Luigi De Mossi dopo cinque anni lascia la poltrona più importante in Comune e non si ricandida. Sottolinea come Lui sia comunque un “civico” slegato dai partiti, anche se di fatto la sua corsa contro Valentini fu sostenuta da tutti gli schieramenti di centro e destra. Si definisce un uomo libero che non si piega ai voleri altrui. Io non metto in discussione la sua libertà di cittadino, i suoi valori e il suo affetto alla città e alle sue tradizioni, anche se mi permetto di porre l’accento sulle sue caratteristiche di amministratore legato mani e piedi a quel motto da me già ricordato “Destruam et aedifuicabo” che ha caratterizzato comunque il suo mandato. Di fatto nei cinque anni, forse anche per non sentirsi più sottomesso al giogo dei settanta anni di amministrazione di sinistra dal quale Lui e i suoi sostenitori si sentivano “oppressi”, si è opposto a tutte o quasi le associazioni e istituzioni di Siena, distruggendo tutto quanto non riteneva consono alla sua filosofia per cercare poi di ricostruire sopra le macerie prodotte. Qualche volta ha colto nel segno, ma sono troppe le cause da lui perse. Il Santa Maria convertito in Fondazione non sta per ora in piedi e continua ad essere una occasione culturale se non persa di sicuro in difficoltà, che viaggia a scartamento ridotto senza mettere in piedi eventi di interesse nazionale e internazionale. Sigerico, la vecchia Siena Parcheggi, ha di fatto fagocitato tutte le società di servizi che stavano cercando di mettere ordine in diversi campi.

De Mossi si è segnalato, insieme ai suoi più solerti Assessori, per aver esternalizzato tutto quanto poteva, nidi d’infanzia, servizi di cucina e custodia, al Comune e negli asili, mettendo inoltre in bilico il Siena Jazz e la Franci, per poi, magari, tornare sui suoi passi.

Ha fatto fuori diversi assessori, circondandosi di personaggi marcatamente del vecchio potere - Lui che anelava al nuovo - diventando di fatto, come ha scritto Fiorino Pietro Iantorno, il braccio armato di un circolo magico che ha mosso i fili della nostra Siena negli ultimi anni.

Il suo modo di operare, quel distruggere per poi ricostruire, non ha portato alle strutture portanti dell’amministrazione cittadina i frutti attesi. Per esempio gli contesto il fatto di non aver messo il Capoluogo alla testa del sistema museale del territorio provinciale, non riuscendo a fare mai sistema, producendo, anzi, dannose contrapposizioni. Forse la sola Istituzione con la quale alla fine un accordo produttivo per il bene della città l’ha trovato è stato quello concordato con la Fondazione Mps che ha dato una mano importante per sollevare la Banca da pericolose contestazioni, entrando fattivamente nell’aumento di capitale portato felicemente in porto.

Siena, di fatto, dopo i cinque del governo dell’Avvocato Sindaco è forse più triste e meno brillante, ma anche Lui ha dovuto barcamenarsi nelle stagioni durissime del Covid e in una situazione economica precaria, tanto più per una città votata al turismo come la nostra. Ma questo solo in parte lo scusa…

Ora tutti siamo alla ricerca del nuovo. Si muovono due “civici” ma si muove anche il vecchio apparato della sinistra Pd, oltre ai partiti che hanno costituto la maggioranza ancora in piedi. E ci sta che il Polo di Calenda e Renzi muova qualche sua pedina sullo scacchiere così come quei penta stellati che non riuscirono nemmeno a presentare una loro lista.

Chissà…forse ne vedremo delle belle. Personalmente mi auguro di vedere sul Campo… gente nuova!

Roberto Morrocchi

 

 

 

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