Lo sport, e i successi e gli insuccessi, sono a testimoniare da sempre anche la salute di una comunità
L'Emma Villas del Presidente Giammarco Bisogno sbarca nella Superlega del Volley Italiano al termine di una stagione agonisticamente splendida. Lo fa all'interno del Palazzo, è vero un pò vecchiotto, ma sempre affascinante, del Palasclavo, dinanzi ad un pubblico entusiasta ed entusiasmante. E Siena si ritrova ancora una volta al centro dell'attenzione mediatica grazie a questa nuova impresa sportiva, in una stagione nella quale la Robur si gioca gli spareggi per la B, la Soundreef Mens Sana ha sfiorato i play off e comunque mantiene il suo posto nella A due di basket e la Virtus del Presidente Bruttini è impegnata in una incredibile corsa promozione verso la cadetteria cestistica. E ci sono altre realtà, vedi Costone e discipline sportive varie sul territorio, che asseverano della salute di un movimento, ma direi di una città intera. Sì, perché lo sport e i successi e gli insuccessi sono lì a testimoniare da sempre anche la salute di una comunità. Proprio ieri leggevo sulle pagine fiorentine del Corriere della Sera come si può misurare la decadenza di una città: Prato dopo 41 anni scende nella serie D della pedata, dopo aver dilapidato il capitale di una squadra femminile di Volley approdata qualche anno fa in serie A e di un'altra di pallanuoto, sempre femminile, non iscritta al campionato di serie A per mancanza di fondi. Il basket nella città laniera si accontenta di vivacchiare nelle serie inferiori. Fa bene, allora il Sindaco Valentini a dichiararsi orgoglioso del successo del Volley sbarcato a Siena da Chiusi, ma qui rafforzatosi e imposto all'attenzione della gente Senese che lo ha accompagnato “senza se e senza ma” nella massima serie, prima adottando questa realtà e subito dopo sentendo assolutamente “sua” questa squadra e questa organizzatissima società che ci riporta a fasti oramai tanto lontani, quando il CUS del Professor Bigi ci fece approdare per la prima volta nella vita alla serie A della pallavolo.
Cambiamo registro. Due parole per chiudere sulla corsa verso Palazzo Pubblico. Siamo ad un mese dalle elezioni ed escono i primi programmi. Mentre scrivo non è ancora sciolto il nodo del Candidato a Sindaco dei 5Stelle l'architetto Furiozzi e il quadro non è quindi chiaro. Spero, e lo dico con sincerità, che anche i pentastellati possano gareggiare con programmi e idee, ma non posso fare a meno di sottolineare come la democrazia all'interno della Casaleggio e Associati, piattaforma Rousseau compresa, sia una parvenza a volte inquieta se non spettrale. Insomma un Partito non Partito eterodiretto da una società esterna con Grillo che ne fa da garante. Mah...vedremo cosa accadrà ma chi non sente la necessità che anche per tutti i nostri Partiti ci siano delle regole costituzionalmente chiarissime come avrebbero voluto già dagli anni cinquanta Lelio Basso e compagni illuminati, mi pare francamente un paradosso. Insomma c'è un vulnus nel sistema.
Intanto c'è chi discute anche sul sondaggio commissionato da La Nazione al guru Piepoli.
Io lo prendo per buono, non avendo la competenza per discettarne, ma non mi fa specie che in testa veleggino per ora Valentini, il Sindaco che ha rimesso a posto le finanze del Comune e Pier Luigi Piccini, uno che il Sindaco lo ha fatto, e secondo me con risultati apprezzabili, per dieci anni. Mi pare un segno che la comunità Senese vada sul concreto senza farsi incantare da scie chimiche e promesse a volte un po' campate in aria.
Roberto Morrocchi
