BLOCK NOTES: CORONAVIRUS E UN MONDO SEMPRE PIÙ DISASTRATO

News inserita il 31-01-2020 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Stagioni ormai impazzite e politiche ambientali sempre più distruttive

Non è facile vivere in un mondo sempre lo stesso, ma sempre più piccolo, nel quale le stagioni sembrano impazzite, anche se i naturalisti e gli ambientalisti vengono definiti dall'ineffabile Donald “sempre ossigenato” Trump portatori di sventure, come se fosse loro la colpa di avvelenamenti di acque ed aria e non delle grandi potenze che hanno fatto da trenta anni a questa parte orecchie da mercante, portando avanti politiche ambientali distruttive alla ricerca del massimo profitto e mai guardando al benessere dell'unica terra che abbiamo e della gente che da questi profitti è stata comunque tagliata fuori.
Capita allora che insetti, zanzare, cimici e cavallette, finora sconosciuti, almeno dalle nostre lande, colpiscano pesantemente la nostra agricoltura, già messa in ginocchio da stagioni impazzite, dalla siccità, alluvioni e tempeste di vento.
La temperatura continua a salire in ogni angolo della terra e anche da noi a fine gennaio, nei giorni tradizionalmente più freddi dell'anno, sembra di vivere il tempo di una tiepida primavera con le mimose in fiore, trattate e messe in celle frigorifere per essere semmai vendute, a cifre sicuramente esose, l'8 di Marzo, per la Festa della Donna.
Può succedere, in questo piccolo mondo avvelenato, che diversi virus ci rendano la vita sempre più difficile. Può accadere addirittura che un intero paese sterminato come la lontana, ma sempre più vicina, Cina si veda costretta a mettere in “quarantena” le sue metropoli, chiudendo nelle loro case milioni di cittadini per colpa del maledetto Coronavirus che sta bombardando il Paese, contagiando ottomila malcapitati e causando la morte di 180 persone.
Tutto questo mentre i più fortunati, per ora, chiudono scali aerei e porti, lasciando la Cina, che pure è forte e tecnologicamente all'avanguardia, a vedersela con questo flagello di dio.
E non è giusto, perché siamo tutti sulla stessa barca.
E' una tragedia, sissignori, una tragedia, anche se bisogna stare con i piedi per terra senza soffiare nelle trombe di inutili allarmismi. E mantenere, se ci riusciamo, la calma...dei forti.
E' questo il mondo, sempre più piccolo, che abbiamo creato con le nostre mani ed armi, facendo come le classiche tre scimmiette che non vedono, non sentono e parlano.
E Voi mi chiederete ma Siena che c'entra? C'entra eccome, perché, anche se non sfiorata da questo virus coronato, anche lei fa parte di questo mondo sempre più piccolo e, diciamolo, disastrato.

Roberto Morrocchi

 

 

 

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