BLOCK NOTES: CONSIGLIO COMUNALE A SIENA, TRA DESTRA E SINISTRA

News inserita il 02-08-2019 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Per scelta e/o per fortuna non ho mai fatto parte del Consiglio Comunale. Ho svolto attività pubblica, è vero, ma in consessi diversi, vedi la Biblioteca degli Intronati, il Pendola, il CdA dell'Università dove si amministra e basta, con un occhio ai bilanci e alla salute dell'Istituzione.

Dico questo perchè se, magari sui banchi della sinistra, mi fossi trovato in Consiglio Comunale avrei appoggiato senza mezzi termini e senza alcuna titubanza la donazione della quadreria, disegni, grafiche e chi più ne ha più ne metta che una mano, almeno a me sconosciuta, ha voluto fare a favore della nostra città. Insomma avrei votato con la destra e sarei stato scomunicato dalla sinistra.

Se fossi stato seduto – cosa comunque improbabile visto che il mio cuore batte da sempre a sinistra -  sui banchi della destra avrei votato con assoluta convinzione a favore della mozione che chiedeva solo di fare un deciso passo in avanti per cercare di liberare la nostra splendida città dall'uso eccessivo di suppellettili di plastica e di materiali comunque difficilmente,  se non mai, biodegradabili. E ovviamente sarei stato messo subito in castigo dagli uomini dell'Avvocato Sindaco, più realisti del re. 

Insomma quando si afferma che al primo posto ci deve essere il bene della città che si amministra, poi si deve davvero amministrare facendo tesoro di questa massima.

Ma cosa c'è di male e di pericoloso nell'accettare la donazione di opere d'arte in una città che non può vivere solo nel tre o quattrocento? Bene, anzi, se nella donazione ci sono tante opere contemporanee e addirittura di diverse tendenze pittoriche! Credo con la massima fiducia nell'expertise di un uomo di provata cultura come Pierini, se non erro già Direttore di Musei, e mi fido della bontà del contratto sottoscritto al momento dell'accettazione della donazione.

Ora si tratta solo – e qui tocca al De Mossi – di trovare i locali adatti, e magari non solo al Santa Maria della Scala, dove esporre le opere, creando intorno a questa nuova “galleria” la necessaria cassa di risonanza, per convogliare qui un turismo anche diverso, che ci faccia decollare oltre...il trecento.

Trovo che abbia dell'incredibile l'atteggiamento e relativo voto contrario tenuto dalla maggioranza che non sembra avvertire, proprio in una città gioiello come la nostra, la necessità di andare oltre la plastica cercando di fare di Siena anche una isola che guarda alle esigenze, per esempio di tantissimi giovani, che anelano a vivere con più semplicità, cercando di salvare ambiente e natura.

Anche una scelta di una singola città, la nostra, ha un valore che va bene aldilà di una goccia nel mare. E poi  la goccia piano piano scava la pietra!

Lo dico in tutta sincerità. Io non avrei guardato alla posizione degli scranni, se di destra o sinistra, e avrei votato solo per il bene della città, e forse sarei stato costretto alle dimissioni!

Roberto Morrocchi

 

 

 

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