BLOCK NOTES: CANDIDATI AL CANAPE IN UNA SIENA PRECOCEMENTE INVECCHIATA

News inserita il 11-03-2023 - Attualità Siena - Rubrica Block Notes

Tanti personaggi in campo in vista delle amministrative, nella testa dei cittadini un'alea di confusione che prevale sulla chiarezza

Tutti sono in campo per il bene della città, il che mi pare scontato, ma sembra un canape troppo affollato e fra civici puri...civici annacquati...terzopolisti divisi...donne di partito e sinistri veri e chissà una pentastellata...si corre il rischio di lasciare nella testa dei cittadini un'alea di confusione che prevale sulla chiarezza.

E Siena in attesa della tenzone di metà maggio resta un tantinello attonita a guardare.

Chissà se i candidati si sono accorti di dover amministrare una città precocemente invecchiata, con tantissimi pensionati che se non altro mettono, per ora ma non si sa per quanto tempo ancora, a disposizione di diverse famiglie le loro rendite.

E chissà se girando per strade, vicoli e piazze della città murata si sono resi conto che tanti negozi di vicinato hanno chiuso tristemente i battenti, che le vetrine sono occhi spenti e il commercio vivacchia fra stenti ed occasioni mancate.

Certo, Siena è bellissima ma nessuno mi toglie dalla testa che le iniziative per incentivare il turismo anche in autunno e in inverno siano poche e spesso scadenti, in attesa di dare nuova linfa al Santa Maria e nuovo slancio ai musei di Palazzo Pubblico e alla nostra Pinacoteca, unica realtà che sembra davvero in rampa di lancio.

Ci sono ancora troppi contenitori vuoti, penso alla Casa dello Studente nel Porrione chiusa da 13 anni, alla mensa universitaria del Bandini, al Santa Teresa e al Pendola, per non parlare degli ambienti sterminati di una inutile nuova Provincia.

E meno male che le nostre Università, l'Alma Mater e la Stranieri, reggono la concorrenza degli altri atenei. Ma si deve continuare a progettare e crescere perché chi si ferma è perduto.

Insomma siete scesi in campo per il bene di Siena? Dimostratelo con programmi seri e concreti.

Roberto Morrocchi

 

 

 

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