Grande determinazione dei dipendenti a tutela del futuro lavorativo
Nonostante l'atmosfera festiva che avvolge la città, i lavoratori dello stabilimento Beko di viale Toselli mantengono il loro presidio davanti ai cancelli, determinati a difendere i propri posti di lavoro, in concomitanza con un gruppo di lavoratori che oggi si è recato alla manifestazione di Prato. L'azienda ha annunciato la chiusura dello stabilimento entro la fine del 2025, con la prospettiva di circa 300 operai senesi senza occupazione.
Dopo anni di cassa integrazione e l'annuncio della multinazionale turca di voler chiudere lo stabilimento, i lavoratori si sono mobilitati con forza, attirando l'attenzione dei media e TV nazionali e persino del Papa. Le iniziative sindacali hanno incluso assemblee, scioperi e fiaccolate, come quella tenutasi il 7 dicembre in Piazza del Campo, durante i mercatini di Natale, e lo sciopero del 9 dicembre, con l'intervento della segretaria nazionale PD Elly Schlein. A trovare i lavoratori, inoltre, sono intervenuti anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, la vicepresidente della Camera, Laura Boldrini, e il leader di Azione, Carlo Calenda.
Il 23 dicembre è in programma un flashmob in Piazza Salimbeni, con letture di poesie e riflessioni, per mantenere alta l'attenzione sulla vertenza.
La comunità senese e le istituzioni locali esprimono solidarietà ai lavoratori, sottolineando l'importanza di trovare soluzioni alternative alla chiusura dello stabilimento, che rappresenta una risorsa storica per la città e per l'occupazione locale.
Nonostante le difficoltà, i lavoratori di Beko a Siena continuano la loro lotta con determinazione, sperando in un futuro che possa garantire la salvaguardia dei posti di lavoro e la continuità produttiva dello stabilimento. Ora, sono in attesa del prossimo tavolo di trattative al MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) a Roma, la cui data è ancora da destinarsi.
L.C.