BEKO SIENA: INCONTRO AL MIMIT, IL PIANO NON CAMBIA

News inserita il 10-12-2024 - Attualità Siena

Presenti al tavolo i rappresentanti Beko, il ministro Urso, Regione Toscana, istituzioni cittadine e sindacati

Si è concluso il terzo incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) tra la multinazionale turca Beko e i sindacati di categoria Fim Cisl, Fiom Cigl e Uilm, incentrato sulla delicata vertenza che coinvolge il futuro dello stabilimento di Siena. Al tavolo erano presenti il ministro Adolfo Urso, rappresentanti sindacali e istituzioni locali. Durante la riunione, Beko ha ribadito la propria posizione, affermando di non poter modificare il piano industriale attuale, il quale non garantirebbe la continuità dell'operatività nel medio e lungo termine. Questa dichiarazione ha suscitato forti reazioni da parte del governo e dei sindacati, che hanno definito il piano presentato dall'azienda come "irricevibile". I

l capo di gabinetto del governo ha sottolineato che la Golden Power è già attiva e che l'esecutivo è pronto a ricorrere a misure sanzionatorie. Tuttavia, l'adozione di tali misure potrebbe comportare la conclusione delle trattative e una possibile uscita di Beko dal mercato italiano.

Un elemento nuovo emerso durante l'incontro è stata la manifestazione di interesse da parte di un'importante azienda italiana per l'acquisizione di uno dei siti che Beko intende dismettere. Nonostante questa notizia possa sembrare positiva, i sindacati hanno accolto l'informazione con cautela, in attesa di ulteriori dettagli.

Molto determinato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha ribadito l'importanza del sito produttivo di Siena sia per la regione che per la città, sottolineando il suo valore strategico. Giani ha dichiarato la propria disponibilità a collaborare attivamente con l’azienda e le altre istituzioni coinvolte per individuare soluzioni concrete che possano scongiurare la chiusura dello stabilimento.

L'incontro si è concluso senza alcun accordo definitivo, con le parti che si sono date appuntamento per un nuovo tavolo di discussione nella seconda metà di gennaio. Nel frattempo, i sindacati hanno annunciato la loro intenzione di continuare le iniziative di protesta per tutelare i diritti dei lavoratori coinvolti nella vertenza.

 

 

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