Per garantire la continuità produttiva
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha lanciato un'ipotesi concreta per il futuro dello stabilimento Beko di Siena, in occasione della cena di solidarietà che si è tenuta venerdì 31 gennaio presso il Circolo Arci di Sovicille.
Giani ha fatto riferimento a una legge regionale approvata lo scorso dicembre, nata dall’esperienza della GKN, e ha suggerito la possibilità di applicarla anche al caso dell’azienda turca che ha annunciato il licenziamento di tutti i dipendenti.
"La nostra legge prevede che uno stabilimento strategico possa essere espropriato dal Comune di riferimento – ha spiegato Giani – consentendo così un costo di acquisizione inferiore rispetto a una normale compravendita. Questo permetterebbe di rendere pubblica la proprietà dell’impianto, aprendo la strada agli ammortizzatori sociali e ai fondi governativi per sostenere una nuova attività produttiva".
L'obiettivo, ha sottolineato il governatore, sarebbe quello di rilanciare il sito industriale attraverso un consorzio di impresa, coinvolgendo sia il settore pubblico che quello privato. "Si potrebbero sviluppare produzioni in linea con la sostenibilità ambientale, se non più nel settore degli elettrodomestici, comunque in quello dei beni di consumo", ha aggiunto.
Un ruolo fondamentale, secondo Giani, potrebbe essere svolto anche dai lavoratori, attraverso la costituzione di una cooperativa che metta a frutto la loro esperienza e competenza per dare nuova vita allo stabilimento. "Si tratta di un percorso da studiare, ma che potrebbe rappresentare una risposta concreta alla necessità di mantenere viva l’attività produttiva e salvaguardare l’occupazione", ha concluso.