Il locale della periferia senese, al centro di un presunto traffico familiare di cocaina, resterà chiuso 15 giorni per motivi di ordine e sicurezza pubblica

Bar chiuso dal Questore: era il centro di un presunto giro di spaccio familiare
Dopo gli arresti e le denunce scaturiti dall’inchiesta della Squadra Mobile, il Questore Ugo Angeloni ha disposto la chiusura per 15 giorni di un bar della periferia senese, ritenuto il fulcro di un’attività di spaccio di cocaina.
L’operazione, condotta nei giorni scorsi dagli investigatori, ha portato allo smantellamento di quella che viene descritta come una vera e propria organizzazione familiare dedita al traffico di stupefacenti, attiva da anni tra città e hinterland. Due le misure cautelari eseguite: arresti domiciliari per un 53enne italiano, titolare del locale, e obbligo di dimora a Roma per un 35enne ritenuto suo complice. Denunciate anche due donne, la figlia 27enne e la compagna 51enne del titolare, entrambe già arrestate nel 2024 per spaccio e detenzione di un’arma clandestina.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le cessioni di droga avvenivano sia nell’abitazione della famiglia sia all’interno del bar, usato come copertura per l’attività illecita. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati circa un chilo di cocaina.
Il provvedimento firmato dal Questore mira a interrompere ogni possibile prosecuzione dello spaccio, considerato che il locale era diventato, di fatto, un punto nevralgico per il sodalizio criminale, con conseguenze ritenute nocive per l’ordine e la sicurezza pubblica.





































