"AMARA SORPRESA: TARI SU DEL 10%, SENZA CONFRONTO PREVENTIVO"

News inserita il 24-06-2025 - Attualità Siena

Confcommercio e Confesercenti Siena intervengono su un tema di grande attualità

Tari 2025, stangata per le imprese: aumenti del 10% senza confronto

Siena – Una brutta sorpresa per le imprese senesi: con l’arrivo delle cartelle Tari 2025, le utenze non domestiche si trovano a dover affrontare un aumento del 10% rispetto allo scorso anno. Un rincaro che pesa sui bilanci aziendali e che, secondo le associazioni di categoria, è arrivato senza alcun confronto o preavviso da parte del Comune.

A sollevare la questione sono i direttori di Confcommercio Siena, Daniele Pracchia, e di Confesercenti Siena, Valter Fucecchi, che tornano a puntare il dito contro la mancanza di dialogo tra amministrazione comunale e categorie economiche.

“È da quando c’era l’assessore Fazzi che non ci viene concesso un confronto serio – denunciano – Le imprese, che rappresentano la stragrande maggioranza delle utenze non domestiche, continuano a subire aumenti senza nemmeno sapere il perché. E questo rende tutto ancora più difficile da accettare”.

I due direttori criticano anche l’atteggiamento del gestore del servizio, SEI Toscana: “Mentre annunciano con entusiasmo un bilancio positivo da oltre 7 milioni e ricavi per la vendita di materiale differenziato aumentati di 2 milioni rispetto al 2023, le imprese del territorio vedono solo aumenti. Ma a beneficiarne non sono certo le comunità locali, bensì una società privata, con il consenso delle amministrazioni”.

Un malcontento che tocca anche altri costi fissi, come l’acqua e l’energia. “A Siena – ricordano – l’acqua costa più che in molte altre città italiane. E quando calano i costi della materia prima, gli utenti non vedono alcun risparmio”.

Secondo Pracchia e Fucecchi, il vero nodo è il sistema di gestione attuale: “La gestione per ambiti territoriali ha portato solo a un aumento dei costi per cittadini e imprese, spesso senza migliorare il servizio. Continuare a far quadrare i conti caricando tutto sulle imprese non può più funzionare. Serve un confronto serio con il Comune di Siena e gli altri enti locali, perché la corda è tirata al massimo e rischia di spezzarsi”.

 

 

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