Scomparso prematuramente il noto allenatore di calcio
Una vecchia amicizia che mi riporta agli anni sessanta. Fabrizio Scarpellini, con il suo ciuffo biondo, era uno dei “belli” della nostra compagnia – Senesi e Romani – che vivacizzava il Bagno Florida di Follonica, di giorno, in riva la mare e la notte all'omonimo Dancing, sotto le stelle, con i dischi del juke box. L'estate è quella dei Mondiali in Inghilterra e della famigerata Corea, una delusione smaltita a notte fonda in birra e qualche gotto di bitter, spuma e vino bianco...
Izio del Drago era anche buon calciatore e sarebbe poi diventato un bravo allenatore nelle categorie regionali, in diverse realtà – la più amata la “sua” Casolese – e alla guida delle diverse rappresentanze di categoria.
Le cose della vita ci avevano diviso, ma bastava incontrarsi per il Corso, prima delle fatidiche ore al Monte per scambiarci un saluto e qualche impressione sulla nostra Siena sportiva, basket e calcio. Lui seguiva da lontano la mia attività fra i cerchi e tabelloni ed io, il lunedì non mi perdevo mai i risultato della squadra che stava guidando, magari rimettendoci di tasca propria.
Izio scriveva anche sul Corriere di Siena e le sue analisi erano sempre centrate.
Poi è diventato un polemista accanito su tutto quanto concerne Siena, la Banca, la Giustizia e le...ingiustizie. Era questo il modo per esternare tutto il suo amore verso una città che stentava a riconoscere e che per certi versi non capiva più.
Poi una mattina leggi che è andato via, prematuramente, in qualche posto lontano da noi.
Una stretta al cuore, un dispiacere acuto, che i ricordi di una estate di 50 anni fa non possono certo lenire. Voglio sperare che dove è ora abbia a disposizione un bel prato verde, due porte e tanti palloni per spezzare ancora il pane della sua scienza calcistica.
A noi tocca, semmai, ricordarlo impegnandoci a fare di questa Siena che amava immensamente una città più bella e più giusta.
Roberto Morrocchi