ADDIO A NANO CAMPEGGI, GRANDE ARTISTA TOSCANO CHE DIPINSE IL PALIO NEL 2001

News inserita il 29-08-2018 - Palio

La Carriera dell'Assunta fu vinta dalla contrada del Drago

“Una grandissima perdita per la Toscana e per l’Italia intera; se ne va uno dei più grandi artisti del 900”. Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale, commenta la morte di Silvano “Nano” Campeggi, pittore e cartellonista nato a Firenze e protagonista della storia del cinema americano. Il presidente ribadisce la “grandissima stima” per il Maestro che conosceva personalmente: Campeggi aveva festeggiato il suo novantatreesimo compleanno in un’affollatissima festa a palazzo Bastogi, il 23 gennaio del 2016, e aveva dipinto il ritratto del Granduca Leopoldo, donandolo come omaggio per la Festa della Toscana del 2015.

Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, Campeggi era arrivato negli Stati Uniti a 23 anni divenendo, nella lunga carriera americana, “il disegnatore dei più famosi cartelloni che hanno identificato la saga di Hollywood”, come ricorda il presidente.

“Il suo tratto così autorevole e di originale creatività portò presto i produttori cinematografici a commissionargli i migliori film”, pellicole quali Casablanca e Via col vento, Cantando sotto la pioggia, Un americano a Parigi, West Side Story, La gatta sul tetto che scotta, Vincitori e vinti, Colazione da Tiffany.

Impossibile non ricordare la maestria con cui Campeggi riuscì a ritrarre Marilyn e il rapporto che il pittore instaurò con l’attrice, sintetizzato nella celebre battuta della Monroe: “Maestro, vuole che mi spogli?” e nella risposta di lui: “Non ce n’è bisogno, basta il suo volto per rendere la grazia della sua bellezza”.

Silvano Campeggi aveva realizzato anche il Drappellone del Palio di Siena di agosto 2001: fu il Drago a vincere quella carriera, aggiudicandosi l'opera del grande Maestro.

“Se n’è andato con il conforto di sua moglie Elena, compagna straordinaria da sempre vicina al suo uomo, e di una città, Firenze, che gli rende omaggio come uno dei suoi più illustri concittadini”, aggiunge Giani che ricorda l’emozione di quando organizzò  “in Palazzo Vecchio la festa per suoi 90 anni e lui donò il suo autoritratto, che oggi fa parte della collezione degli Uffizi, all’allora sovrintendente Cristina Acidini”.

 

 

 

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