ACCOGLIENZA PROFUGHI NEL SENESE: IL PREFETTO SACCONE INCONTRA I SINDACI

News inserita il 03-08-2015 - Attualità Siena

Al centro del dibattito il modello toscano di ospitalità. Presente l'Assessore regionale Vittorio Bugli.

 

Il Prefetto Renato Saccone, l’Assessore regionale Vittorio Bugli ed il Prefetto di Grosseto Anna Maria Manzone hanno incontrato, questa mattina, i Sindaci della provincia di Siena per esaminare la situazione e le prospettive sull’accoglienza dei profughi nel nostro territorio.
E’ stato condiviso l’impegno comune per dare ulteriori, concrete risposte alle problematiche legate all’arrivo dei profughi conseguente ai continui sbarchi sulle coste italiane.
L’incontro ha sottolineato la bontà del “modello toscano” di ospitalità caratterizzato da soluzioni ricettive capaci di un impatto limitato con le comunità locali, grazie a una diffusa distribuzione sul territorio di numeri contenuti di richiedenti asilo.
"La Toscana - afferma l'assessore Bugli - è fortemente impegnata nell'accoglienza dei profughi e migranti che da mesi fuggono dai loro Paesi martoriati dalla guerra e dal terrorismo. Il modello di accoglienza diffusa si è dimostrato efficace sia dal punto di vista umano che dal punto di vista dell'impatto sociale. Tutto ciò è stato possibile grazie al ruolo dei comuni e alla collaborazione dei Prefetti, nonché dall'apporto fondamentale delle associazioni di volontariato, ben radicate in tutta la nostra regione".

L’obiettivo, su cui si è registrata una concorde volontà, è dunque quello di estendere l’accoglienza, dagli attuali 16 a tutti i Comuni della provincia, moltiplicando il numero delle piccole strutture.
"Vi sono ancora comuni- prosegue Bugli- nei quali l'accoglienza non si è manifestata ed è stato importante confrontarci insieme sul fatto che il sistema funziona bene se tutti danno il loro contributo. Mi sembra che sia venuta fuori una rinnovata consapevolezza di questo da parte di tutti e un rinnovato impegno, che già nelle due riunioni si è tradotto in ipotesi concrete, da parte dei Sindaci dei Comuni che ancora non hanno accolto o hanno accolto poco".

Una risposta efficace e sostenibile che consenta di far fronte agli arrivi del periodo estivo e di ridurre la presenza concentrata in alcuni Comuni.
La diffusione sul territorio è resa possibile anche dalla presenza radicata di associazioni del terzo settore, volontariato organizzato che è presidio di civiltà, solidarietà e trasparenza.

Così commenta l'Assessore regionale: "Accogliere con civiltà sia da parte di chi accoglie, ma anche da parte di chi viene accolto. Ecco perché occorre favorire tutte le possibilità che si possono mettere in campo perché i profughi possano svolgere attività di volontariato di utilità sociale. A questo scopo ho illustrato il contenuto delle due delibere della giunta regionale: la prima di sostegno alle associazioni e la seconda in accordo con Inail per assicurare i volontari contro eventuali infortuni. I comuni possono definire l'ambito in cui si svolgono queste attività: piccoli lavori, pulizie, verniciature e quant'altro che non sarebbero svolte altrimenti e che possono essere utili e ben viste dalla popolazione come gesto di reciprocità da parte di chi viene accolto nei confronti di chi accoglie".


I molti temi trattati nella riunione e le numerose proposte avanzate saranno oggetto di ulteriori riflessioni da parte del Governo regionale.

 

 

 

 

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