Alcune prelibatezze da gustare in piena sicurezza
E anche questo anno ci avvaliamo dei consigli sempre utilissimi della nostra nutrizionista Barbara Danielli; vedremo quali sono gli alimenti da prediligere e in quale stagione, vedremo la dieta mediterranea in tutte le sue più piccole sfaccettature cosicchè ci possa essere di aiuto in questo periodo primaverile e nel periodo estivo.
La dottoressa Danielli affronterà diverse tematiche relative alla nostra salute alimentare e ce le racconterà settimanalmente, ogni giovedi, quindi non perdetevi questo importante appuntamento. E adesso la parola la lascio a lei che oggi ci parla degli alimenti cardioprotettivi.
Sappiamo bene quanto la dieta mediterranea sia il regime alimentare più efficace nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e metaboliche. Ulteriori studi hanno confermato quanto la scelta delle materie prime giochi un ruolo fondamentale. In questo settore la Toscana vanta un ventaglio di prodotti di eccellenza gastronomici di tutto rispetto, come ci descrive bene la piramide alimentare toscana PAT. Ricordo in breve che la piramide indica in basso gli alimenti di cui si può fare uso quotidiano, mentre al vertice i cibi da consumare con moderazione al massimo una volta a settimana.
Dall’ultimo congresso della società di Cardiologia 2018 è emerso che il consumo di sette alimenti chiave (frutta, verdura, noci, legumi, pesce, latticini e carne non trasformata) è collegato alla diminuzione di mortalità ed eventi cardiovascolari in tre set di studi indipendenti. Quindi nel nostro paniere toscano della spesa cosa non deve mai mancare?
Frutta e verdura, dalle 5 alle 7 porzioni al giorno (la scelta può spaziare dalla rugginosa della Valdichiana, il pomodoro costoluto fiorentino, la cipolla di Certaldo, il mirtillo nero della Montagna Pistoiese, le ciliegie di Lari, il melone della val di Cornia, il cavolo nero riccio, il carciofo violetto toscano). Frutta a guscio e legumi nella misura di 1-3 porzioni al giorno (nel paniere inseriamo la noce aretina, il pinolo del parco di Migliarino-San Rossore e la castagna del Monte Amiata, il fagiolo di Sorana, il cece piccolo del Valdarno). 2-3 porzioni a settimana di pesce (palamita, trota Fario appenninica del Casentino). Ancora, 1-2 porzioni a settimana di latticini (ricotta toscana, il raveggiolo, il pecorino, latte toscano e relativo yoghurt) possono bastare. Infine la carne, da consumare al massimo 1-2 porzioni a settimana (pollo del Valdarno, bistecca fiorentina e la carne Chianina) con cottura ai ferri.
Il consumo quotidiano di carboidrati (preferibilmente integrali) deve essere tra 54-69%. Inseriamo nel paniere alcune eccellenze come il riso della Maremma, il farro della Garfagnana, il Pane grosso in filone a lievitazione naturale, il pane di Vinca. I grassi devono aggirarsi tra 18.5-28.5% e l’olio extravergine di oliva Chianti Classico DOP può essere utilizzato quotidianamente a crudo. Ricordo che l’olio extravergine oltre ad essere uno degli ambasciatori della toscanità nel mondo, possiede virtù benefiche nella prevenzione oltre che delle malattie cardiovascolari anche del diabete.
Dopo questo elenco di prelibatezze, e mi scuso se per brevità ho omesso involontariamente molti altri prodotti eccellenti, sottolineo l’importanza di seguire un’alimentazione basata sulla piramide per mantenersi in buona salute. Buon appetito.
A cura della Dott.ssa Barbara Danielli - Cell. 3384099386