A COLLOQUIO CON LA NUTRIZIONISTA: ACQUA, ESSENZA DI VITA

News inserita il 06-07-2019 - Attualità Siena

Regole e caratteristiche di una corretta idratazione

Forse non tutti sanno che il corpo umano è formato per circa il 65% di acqua. Tale quantitativo subisce variazioni anche importanti in presenza di attività fisica, in estate e in inverno, in persone obese e aventi altre patologie. Con cosa ci idratiamo? L'acqua è assorbita tramite l’assunzione dei cibi che ne contengono una notevole percentuale (frutta, verdura, latte ecc.) oltre che attraverso bevande e tisane e ovviamente l’acqua stessa.
Quanto si deve bere al giorno? Salvo casi particolari, il quantitativo ottimale varia da individuo a individuo. Tuttavia il miglior indicatore di una buona idratazione è senza dubbio l’urina prodotta nella giornata e il suo colore. Se l’urina è chiara o semi trasparente, l’organismo è ben idratato. Quindi è scorretto stabilire una quantità fissa di liquidi da assumere giornalmente perché estremamente soggettivo: è preferibile fare un litro e mezzo di urina al giorno, questo è corretto, ma per far pipì alcune persone necessitano di un litro di acqua, altre di due e ad altre non ne bastano tre!
Quale acqua scegliere? Attualmente quasi tutti gli acquedotti delle città italiane sono sicuri e i limiti europei su nitriti, nitrati, percloretilene sono di norma ben rispettati così come i controlli batteriologici. Se preferiamo l’acqua minerale, non tutte le bottiglie sono uguali. Ricordo che le acque sono classificate in base alla concentrazione di minerali in esse disciolti e per questo le proprietà intrinseche possono essere molto diverse.
Le acque oligominerali sono povere di sali perché l’elevata velocità di passaggio nel sottosuolo ne ostacola la mineralizzazione. Per legge le minimamente mineralizzate hanno residuo fisso inferiore a 50 mg/l e le oligominerali non superiore a 500 mg/l. Sono particolarmente indicate per la diuresi, iperuricemia e litiasi e anche per la ricostituzione del latte in formula nei lattanti.
Le acque bicarbonate-calciche sono tra le più diffuse in natura e ritenute le più utilizzate in presenza di patologie. Indicate per il potenziamento della funzionalità renale per l’elevata concentrazione di metalli; usate in stati di iperuricemia per facilitare la rimozione dei cristalli; agiscono a livello di stomaco e intestino stimolando la secrezione gastrica e la motilità del duodeno. Non solo, stimolano anche la secrezione del pancreas. Inoltre per la presenza di alte concentrazioni di magnesio, queste acque hanno l’azione di stimolare il flusso biliare verso l’intestino e la secrezione di bile da parte del fegato. Sono adatte agli sportivi per reintegrare il patrimonio idroelettrico, in stati ipertensivi e nell'osteoporosi (le acque minerali calciche con contenuto in Ca++ superiore a 150 mg/l). Quindi non mi resta che concludere dicendo di leggere sempre l’etichetta e… a ognuno la sua acqua!

A cura della Dott.ssa Barbara Danielli - Cell. 3384099386
www.nutrizionistadaniellibarbara.it - bdnutrizione@yahoo.it  

 

 

 

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