La manifestazione presentata oggi nel Media Center Sassoli di palazzo del Pegaso
Si terrà dal 21 al 29 settembre a Buonconvento la 56esima edizione della Sagra della Val d’Arbia. Per dieci giorni il borgo medioevale, che fa parte dell’associazione dei più belli d’Italia, proporrà appuntamenti culturali, spettacoli, enogastronomia, in un paese che vanta, anche, importanti testimonianze di architettura Liberty.
L’evento, quest’anno all’insegna della sostenibilità, è stato presentato nel Media Center Sassoli di palazzo del Pegaso. A fare gli onori di casa in rappresentanza del Consiglio regionale il vicepresidente Stefano Scaramelli: “Questa è molto più di una sagra. È tradizione, storia, identità di un territorio. La mezzadria è stata un pezzo della nostra storia. Un elemento culturale su cui una comunità ha fondato principi, valori e relazioni. Viene raccontata alle nuove generazioni quella che è stata una dimensione di vita della nostra terra. Un’esperienza fatta anche di fatica, lavoro, lungimiranza e intuizione. Si tratta di un pezzo di storia che rappresenta l’identità della Toscana”.
Per la consigliera regionale Elena Rosignoli: “La sagra è motivo d’orgoglio per la nostra provincia perché non solo raccoglie tanta partecipazione, ma rappresenta perfettamente l’attaccamento alle tradizioni di tutta una comunità che partecipa attivamente alla realizzazione di un evento che richiama all’accoglienza in un territorio, alle porte della Val d’Orcia, che si distingue per la qualità che riesce ad offrire”.
Riccardo Conti è il sindaco di Buonconvento: “Quella della sagra è una storia che parte da molto lontano, legata al nostro piccolo borgo medioevale che si è consolidato con una realtà, quella della mezzadria, ed è in quel periodo che nasce la manifestazione. Quest’anno il tema sarà quello della sostenibilità per un piccolo borgo che guarda al futuro. Uno sviluppo sostenibile compatibile con i ritmi di vita e le nostre tradizioni che riguarda anche le fonti di energia. Molti piatti tipici vengono da quella realtà contadina in cui si sapeva gestire un’economia di famiglia e i prodotti della nostra terra sono gli ingredienti che fanno la differenza”.
Vicesindaco e assessore alla Cultura Elisabetta Borgogni ha spiegato come “la nostra amata sagra nasca da una fiera del bestiame. È la festa più importante che coinvolge tutto il paese, ci sono le signore che preparano i piatti della tradizione e i ragazzi che si danno da fare per organizzare animazione, allestimenti, giochi e intrattenimento. Il divertimento coinvolgerà tutti e abbiamo pensato anche alla sagra dei bambini. La partecipazione è su base volontaria e la cosa a cui teniamo di più è che tutto il ricavato viene destinato a progetti per la nostra comunità”.
Il centro storico farà da scenario per eventi culturali, di spettacolo e per gli stand gastronomici tutti gestiti dal volontariato. La festa è una manifestazione organizzata dal Comitato organizzatore Sagra Val d’Arbia e gli eventuali incassi saranno totalmente investiti per progetti socioculturali. Quest’anno il tema della manifestazione sarà la sostenibilità; tema di grande importanza per la consapevolezza della tipologia di politiche verso la transizione ecologica.
Si parlerà della valorizzazione delle risorse primarie, come l’acqua, della corretta gestione dei rifiuti, come fonte di rinascita della materia prima e come buona pratica per l’abbattimento dei costi per lo smaltimento del rifiuto. Sarà poi l’occasione per riportare al centro dell’economia la filiera corta, con l’obiettivo di incentivare il consumo a km zero, con l’ambizione di abbattere i costi dovuti alla distribuzione di pochi produttori mondiali. Si parlerà infine di sostenibilità energetica proponendo un percorso mirato alla creazione di una Comunità Energetica Rinnovabile in cui produttori e consumatori possono scambiare la loro domanda e offerta.