9 MAGGIO 1938: HITLER ARRIVA A FIRENZE, L’OMAGGIO DELLE CONTRADE

News inserita il 09-05-2025 - Eventi Siena - Rubrica Una finestra su Siena

Siena invitata ad accogliere il Fuhrer ed il Duce

Il 9 maggio 1938 le diciassette contrade resero omaggio a Hitler e Mussolini nel giardino dei Boboli a Firenze, luogo individuato come l’ultima tappa del viaggio in Italia del dittatore tedesco e considerato da lui il punto più alto del suo itinerario. Il Fuhrer, amante delle rievocazioni medievali, fu accolto nel capoluogo da uno spettacolo dei figuranti di tutte le tradizioni della Toscana, idea proposta da Alessandro Pavolini, figura di spicco all’interno del partito fascista, per mostrare l’aspetto guerriero dei cittadini della regione. A Siena non mancarono le polemiche, le quali non furono assolutamente ideologiche, ma storiche, vista la rivalità con Firenze: per i Senesi era impensabile andare al giardino dei Boboli con dei monturati, ma la volontà del Duce fu soddisfatta. Inizialmente fu richiesta la presenza di tutto il corteo storico, anche se dopo fu fatta marcia indietro, scegliendo di portare undici figuranti di ciascuna consorella, soprallassi, barbareschi, le chiarine, i gonfalonieri dei Terzi e tutta la rappresentanza comunale. La scelta di chi doveva andare a Firenze ad accogliere il Fuhrer spettava alle contrada e si basava su un unico criterio: tutti dovevano essere di fede fascista. Il Magistrato scrisse una serie di linee guida da rispettare: i figuranti potevano portare la colazione, ma non fiaschi di vino e liquori, anche se un quarto di vino a testa era ammesso. Il Duce ed il Fuhrer arrivarono insieme e furono omaggiati con rullo di tamburi, squilli di chiarine, bandiere, lance dei paggi e le spade alzate dei duci. Furono inoltre effettuate due sbandierate. Ma non mancarono le proteste contro i due dittatori da parte di qualche Senese: si dice, infatti, che l’alfiere della Torre si rifiutò di portare omaggio con l’alzata.

Niccolò Ricci - foto da: www.ilPalio.org

 

 

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