Il Movimento Civico Senese sui disservizi e carenze nel sistema di continuità assistenziale
Il Movimento Civico Senese critica l'introduzione del nuovo numero europeo 116117 per la continuità assistenziale in Toscana, denunciando disservizi e carenze di personale. Nonostante l’assunzione di centralinisti, il servizio resta inefficace, specie nelle aree periferiche. Il movimento propone una riorganizzazione sanitaria territoriale e chiede più investimenti su personale medico piuttosto che amministrativo.
Il comunicato del movimento Civico Senese: "116117, la sanità dà i numeri, ma questi sono addirittura europei.
Ormai tutti i cittadini sapranno, o almeno si spera sappiano, che è il nuovo numero della continuità assistenziale, meglio nota come guardia medica.
Naturalmente quando c'è da dare i numeri la Toscana non ha rivali, si vanta di essere terza in Italia, anzi ha già assunto una ottantina di centralinisti.
In questa capacità di assunzione specie nei periodi preelettorali la Toscana, non ha rivali: assunse i presidenti delle società della salute 2 anni prima che iniziassero la loro attività molte delle quali neanche partirono, ma in compenso si spesero milioni di euro.
Già due anni fa il Movimento Civico Senese denunció lo smantellamento della ex guardia medica ed oggi il servizio funziona a macchia di leopardo quando ci sono medici disponibili, nei centri più importanti, mentre nei luoghi periferici dove la risposta sanitaria è pressoché assente, è possibile avere un medico fino a mezzanotte, dopodiché si può andare avanti solo con consulenze telefoniche.
Si parla della necessità di avere oltre 200 medici nell’area sudest per mantenere in funzione il servizio a fronte di una presenza effettiva di 58 medici.
Se fossero vere le indicazioni operative che ci giungono, capiterà che il paziente che arriva davanti ad un ambulatorio di continuità assistenziale, non potrà essere visitato, perché non autorizzato dalla centrale di Firenze, creando non poche difficoltà ai medici sul posto, non ultimo il rischio aggressioni.
Le associazioni di volontariato che accompagnano il 118 e che agiscono come BLSD, cioè con ambulanze del soccorso avanzato, ci informano, che alla impossibilità di avere la disponibilità di un medico a casa, i pazienti vengono invitati a chiamare il 112, altro numero che attiva l'emergenza sanitaria.
Accade così che il paziente a bassa intensità passa a carico dell'emergenza sanitaria, che essendo ormai quasi tutta formata da infermieri, non può dare la risposta richiesta per cui vengono attivate le BLSD con il trasferimento del paziente al pronto soccorso.
Non è così che si demedicalizza il territorio e si causa l’intasamento del pronto soccorso?
Un’altra incongruenza è rappresentata dal fatto che in pratica abbiamo 2 centrali, una per le urgenze, un'altra per le emergenze, ma il compito di decidere quale percorso intraprendere viene affidato a chi non ha adeguate competenze sia per professione sia per stato di sofferenza, cioè il paziente.
Il Movimento Civico Senese è consapevole delle difficoltà della gestione sanitaria nel suo complesso, ma sappiamo anche che non è ‘dando i numeri’ che si risolverà un problema.
Riteniamo, invece, che si debba dar vita ad una riorganizzazione complessiva del territorio dal punto di vista sanitario, e che prima di assumere personale amministrativo, pur importante, sarebbe il caso di assumere sanitari.
Dato che la sinistra è solita lamentarsi delle scarse risorse, sarebbe il caso che in primis né facesse buon uso."