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VERTENZA BEKO, SINDACATI: "ORA SERVONO CERTEZZE, NON SPEZZATINI"

News inserita il 04-05-2025

Un incontro importante, carico di aspettative e determinazione, si è tenuto il 2 maggio presso la Presidenza della Regione Toscana. Al tavolo: i rappresentanti sindacali di FIM CISL, FIOM CGIL e UILM UIL di Siena, il Presidente Eugenio Giani e una delegazione di lavoratori della Beko. Sul piatto, il futuro di quasi 300 persone e di un intero territorio.

I sindacati sono stati chiari: l’accordo firmato nei mesi scorsi – che prevede un piano serio di reindustrializzazione per lo stabilimento di viale Toselli – non può restare solo sulla carta. “È ora di passare dalle parole ai fatti”, hanno ribadito con forza.

Il tempo stringe: il 31 dicembre 2025 le macchine dello stabilimento si fermeranno. E per allora, un nuovo progetto industriale deve essere pronto. Non ci sono alternative.

Il messaggio è stato netto: nessuno deve restare indietro. I 299 lavoratori devono avere garanzie reali, non promesse vaghe. No a soluzioni tampone, no a proposte spezzettate. Serve un piano solido, che parli di futuro, di dignità e di lavoro vero.

Per questo i sindacati chiedono l’impegno concreto di tutte le istituzioni, a partire dalla Regione, ma anche di tutti i livelli politici. “Vogliamo un rilancio credibile, fatto da chi ha davvero la forza e la volontà di costruire qualcosa di duraturo. Per noi, ma anche per chi verrà dopo di noi”, dicono i lavoratori.

La mobilitazione continua. Non ci si fermerà finché le promesse non diventeranno realtà. Perché il lavoro è vita. E questa partita, per chi oggi si batte con coraggio, non si può perdere.

 

 

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