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VALENTINI, URBANISTICA E MOBILITÀ: "I PIANI NON SONO ALL'ALTEZZA DI SIENA"

News inserita il 28-02-2019


Di recente la maggioranza ha approvato due atti importanti per il futuro di Siena che sono stati annunciati come possibili leve di rilancio ma che invece sono deboli ed in parte sbagliati od irrealizzabili. Con molti mesi di ritardi dall'insediamento del sindaco e sfruttando gli incarichi ed il lavoro di analisi già fatto, i documenti programmatici su urbanistica e mobilità non sono certo all'altezza di una città come Siena. Per quanto riguarda l'urbanistica, si naviga a vista perchè l'ufficio è stato smantellato ed il nuovo responsabile è impiegato a part time, perchè condiviso con un altro Comune. L'indirizzo prioritario è quello di rilanciare l'edilizia sostituendo la cautela nel consumo di nuovo suolo ("che rallenta lo sviluppo"!) con la "verifica di sostenibilità economica" ovvero trasferendo la pianificazione dagli interessi generali a quelli privatistici. Il riferimento, ad esempio, all'area degli ex mercati generali in viale Toselli ed all'area verde adiacente al Palazzetto della Mens Sana come luoghi di possibili cambi di destinazione fa temere disinvolte operazioni speculative. Paradossalmente il documento fa anche errori, inserendo l'ex caserma VVFF fra gli immobili a cui cambiare destinazione, ignorando che ciò è stato già fatto recentemente dal Consiglio e che l'operazione di recupero abitativo già impostata (il vero modello!) va semplicemente seguita per riconvertire la volumetria esistente. Più che di grandi opere, Siena ha bisogno di una normativa più flessibile che renda più facili e meno costose le centinaia di piccole riqualificazioni necessarie anche solo sotto il profilo energetico e antisismico. Inspiegabilmente Il documento non cita due grandi opportunità, come la costruzione della nuova Facoltà-Dipartimento di Medicina, peraltro già in gran parte finanziata, e l'area GSK-TLS cioè il "parco" della ricerca farmaceutica e delle biotecnologie che è la vera alternativa occupazionale alla crisi MPS. Anche il documento sulla mobilità è deludente, perchè infarcito di idee fantasiose ed irrealizzabili, come il tunnel sotto Camollia o la metropolitana di superficie, a cui hanno già rinunciato nella "piana" fiorentina perchè non c'è un bacino di utenza sufficiente per renderla sostenibile. Ogni settimana arriva un annuncio ma per adesso le novità sono tutti passi indietro. Spostando l'attracco dei pullman turistici da Porta Romana e Porta San Marco, si è ridotto il flusso commerciale nelle due zone e si è aggravata la situazione di San Prospero. In via Mazzini, in via Manetti, in Valli le soluzioni per semplificare i parcheggi c'erano già (peraltro già votate dagli interessati) ma è tutto fermo. Non si dice che riaprendo la Y storica all'attraversamento indiscriminato dei taxi si consentirà lo stesso tragitto anche alla miriade dei pulmini NCC. Il bike sharing langue. Per affrontare i problemi dell'addensamento del traffico in alcune zone della città ed in alcune ore specifiche, la soluzione in realtà è già stata delineata. A sud, il raddoppio del "lotto zero" (il raccordo fra Ruffolo e la tangenziale) e la nuova Cassia, col collegamento diretto con la Siena-Grosseto, consentiranno di deviare parte del traffico della Siena -Bettolle e della Valdarbia dall'attraversamento cittadino ad una direttrice esterna. Mentre a Nord occorre riprendere il dialogo col Comune di Monteriggioni per completare la connessione diretta fra Siena Nord e San Miniato (e quindi l'ospedale), transitando da Montarioso. I primi due investimenti sono già stati affidati all'ANAS, mentre per l'ultimo si tratta di recuperare una visione del futuro da condividere con i Comuni dell'area senese, che ad oggi manca completamente.


Bruno Valentini - consigliere comunale PD

 

 

 

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