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VALENTINI: "NON SARANNO 2 TAVOLINI IN PIÙ A SALVARE L'ECONOMIA SENESE"

News inserita il 15-06-2020

"Io sono felice se i turisti tornano a Siena e se i ristoratori ed i commercianti hanno la possibilità di accoglierli utilizzando più suolo pubblico dell'ordinario, in deroga temporanea all'opportuno controllo della Sovrintendenza. Ma ribadisco che ci sono dei limiti, che per una città elegante ed unica come Siena non sono solo rispetto per il suo patrimonio culturale ed ambientale ma anche strumento di distinzione e promozione per evitare di essere standardizzati alla monotona e banale rassegna delle città turistiche, tutte uguali ed ingombre di banchi e bancarelle, tavolini, ombrelloni ed espositori. Non saranno due tavoli in più a rivitalizzare la città ed a salvare l'economia turistica di Siena, se perdiamo la qualità e l'identità della nostra storia, come è stato per la pedonalizzazione del centro storico che infatti fu osteggiata a suo tempo perché avrebbe ridotto gli affari. Ad esempio in queste settimane è evidente quanto sia importante avere migliaia di studenti universitari ad animare la vitalità di Siena, attenti alle loro specifiche aspettative ed a come aiutare le Università ad attrarli Per essere più chiari, la mia battuta si riferiva in particolare all'invasione della Costarella, un vero oltraggio all'unico affaccio scenografico di Piazza del Campo, che lede la bellezza della storia architettonica della nostra città non solo per i turisti ma anche per i cittadini. Per l'attuale Amministrazione, questi limiti sono saltati. Non da adesso, con il comprensibile sforzo di contenere la crisi economica, ma da tempo con la mercificazione di tanti aspetti della vita cittadina e con l'abbassamento della qualità delle politiche culturali, di aggregazione sociale e della comunicazione esterna. A cui va aggiunta, come già notato da una parte dei commercianti, una evidente disparità di trattamento verso gli operatori, che ad esempio a Firenze hanno evitato adottando tempestivamente un regolamento straordinario di concessione del suolo pubblico, che invece a Siena è affidato alla negoziazione diretta. Quanto all'attenzione di questa Amministrazione verso i commercianti, la si è vista bene quando hanno introdotto negli strumenti urbanistici la possibilità di una serie di nuove medie e grandi superfici di vendita senza valutare l'impatto sul sistema esistente, che potrebbe essere devastante".

 

 

 

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