"In merito al momento di forte confronto che si sta consumando tra la Segreteria della Fiom e quella della Fim di livello provinciale — confronto in cui ciascuna parte rivendica legittimamente le proprie posizioni — la Fiom rivendica la sentenza con un pronunciamento che evidenzia come gli accordi siglati in passato presso l’azienda Trigano, situata in Val d’Elsa, siano risultati, a suo avviso, incoerenti e discutibili rispetto alle modalità di assunzione definite.
La Fim, dal canto suo, sostiene invece che il percorso intrapreso all’epoca abbia portato alla stabilizzazione di un numero significativo di lavoratori.
Come Uilm Siena, desidero ricordare che gli stessi autorevoli soggetti che oggi si trovano su posizioni contrapposte nel tentativo di promuovere nuova occupazione, sono gli stessi con cui stiamo gestendo unitariamente la vertenza Beko. In quella sede, infatti, siamo impegnati in un percorso condiviso volto a salvare — nel vero senso della parola — 299 famiglie dalla perdita del posto di lavoro. Si tratta di lavoratori che, per decenni, si sono dedicati con impegno alla produzione presso aziende del settore elettrodomestico, l’ultima delle quali è stata proprio Beko, garantendo livelli produttivi rilevanti sia in termini quantitativi che qualitativi.
Rivolgo quindi un appello ai miei colleghi Segretari affinché si apra un confronto costruttivo, capace di chiarire le rispettive posizioni e ricostruire un’unità d’intenti. Unità che è certamente utile e necessaria per tutelare al meglio le lavoratrici e i lavoratori che tutti noi rappresentiamo."
Massimo Martini UILM Siena
