L'ESPERIENZA DEL DISORDINE ORGANIZZATO: QUOTIDIANO SENESE
News inserita il 20-10-2016
"Ci siamo tanto abituati alle auto ed ai motocicli parcheggiati fuori
dagli spazi regolamentati, sui marciapiedi ed anche su spazi a verde pubblico,
che oggi ho osservato con meraviglia dei vigili impegnati nell'infliggere delle
multe.
Però c'è tanto da fare, l'intervento occasionale, di mercoledì, non può
bastare.
Questa sera, nel rientrare, mi sono visto venire contro sul marciapiede
uno scooter: ha evitato me ed un altro pedone, per poi immettersi in Viale
Vittorio Veneto.
Lo pilotava, sotto il casco, un uomo di una certa età, non in
giovincello.
In attesa di un'ottimale restituzione del centro ai pedoni, continua ad
innervosire la co-utenza delle stesse vie dai pedoni, dai ciclisti, dai
motocicli, dai taxi, dai taxi-merci, dai pollicini.
Queste nostre vie paiono la metafora di tanti egocentrismi affastellati
in uno stesso fluire.
Dove non c'è più, anche se ammicca con proprie targhette dalle pareti,
l'invitante e civile "Pedoni a sinistra", scritto in bianco su fondo
blu.
Eppure non c'è perdita nel rispetto delle norme. Con esso si realizza la
nostra dimensione relazionale sociale.
Del resto, c'è un punto fisiologico dove - ad esempio - il ciclista cede
al pedone e deve trovare dove collocare la bicicletta fatta ingombro. Lo
mostra la foto allegata, da cui si evince il disdoro che continua a derivare ai
nostri beni monumentali.
Non è più tempo di lasciare la città a sé stessa."
Oliviero Appolloni
CircooSena Civitas
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