CHIANTI BANCA: EVITATI ESUBERI DOPO INCORPORAZIONE DI DUE BCC
News inserita il 19-07-2016
E'
stato raggiunto l'accordo tra ChiantiBanca e le organizzazioni
sindacali per la gestione degli esuberi individuati dopo
l'incorporazione, da parte
di ChiantiBanca, di Bcc Pistoia e di Bcc Area Pratese. L'intesa,
sottoscritta il 13 luglio presso la Direzione generale di ChiantiBanca a
San Casciano Val di Pesa, apre la possibilità a 50 dipendenti di
beneficiare del Fondo di solidarietà del Credito cooperativo
per anticipare l'età pensionabile per un massimo di cinque anni.
ChiantiBanca
garantirà almeno sette accessi all'anno e le ulteriori richieste
saranno valutate in base alle disponibilità economiche che l'azienda
individuerà
anno per anno. Se ChiantiBanca scorporerà l'attività bancaria, secondo
quanto consentito dalla legge di riforma del credito cooperativo, sarà
interessato il Fondo di solidarietà dell'Associazione bancaria Italiana.
L'accordo
è stato firmato da tutte le parti sindacali, cosa non comune in Toscana
negli ultimi accordi fatti da Bcc che stanno effettuando operazioni
di integrazione, a dimostrazione del clima fattivo e collaborativo che
si è creato.
“Si tratta – ha commentatoAndrea Bianchi, Direttore
generale di ChiantiBanca - di esodi volontari senza nessun licenziamento
e senza traumi, come la Banca aveva detto fin dall'inizio di voler
fare. E' un processo di razionalizzazione responsabile
che ChiantiBanca, con una efficace sinergia fra management e
dipendenti, sta conducendo per darsi un futuro di banca regionale”.
Inizialmente
la Banca aveva indicato in 35 le eccedenze di personale risultanti
dalle due incorporazioni. Le sedi centrali delle due banche incorporate,
infatti, non sono state mantenute. La trattativa si è svolta dapprima
su base regionale, poi ad aprile le segreterie nazionali dei sindacati
del credito hanno chiesto l’avvio della procedura in sede nazionale,
primo caso del genere per una vertenza che riguarda
una Bcc. Ma a metà maggio si è dovuto prendere atto che anche la
trattativa nazionale era fallita.
Soltanto
dopo il perfezionamento dell'incorporazione delle due Bcc condotta da
ChiantiBanca attraverso un attento processo di integrazione
organizzativa
e di gestione del personale che ha visto la chiusura delle Direzioni
generali delle due Bcc con la ricollocazione di circa 75 dipendenti
nella rete sportelli e nella Direzione generale a San Casciano, il clima
tra le parti si è disteso.
“E'
apparso chiaro – ha proseguito Bianchi - che la richiesta di
ChiantiBanca di accedere al Fondo di solidarietà per evitare gli esuberi e consentii mesi scorsi con i dipendenti hanno
confermato una comunanza di intenti tanto più importante in
un momento in cui stiamo decidenre
nei prossimi anni anche un importante turnover del personale fosse la
strada giusta da percorrere. Anche i due incontri che, con il
Presidente, abbiamo avuto nedo lo scorporo dell'attività bancaria.
Prospettiva accolta con favore dai dipendenti stessi, perché rappresenta
una grande opportunità per il futuro senza impatti occupazionali. La
Banca conferma, una volta di più, di voler
costruire un progetto serio, concreto, e che darà opportunità sia a chi
lavora già in ChiantiBanca sia, perché no, a nuovi assunti”.
Con
un protocollo separato, ChiantiBanca e sindacati hanno inoltre ampliato
la tutela per i dipendenti che non hanno un contratto a tempo
indeterminato.
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