SIENA: LE CRITICHE DI NERO SU BIANCO ALLA VARIANTE URBANISTICA
News inserita il 24-03-2016
"La seduta del Consiglio
Comunale di martedì scorso è stata imperniata sul futuro urbanistico della
città. La cosa che è saltata agli occhi di molti, analizzando le richiestepresentate
sulla “Variante a servizio della città”, è come questa amministrazione cerchi
di disincentivare al massimo il ricorso da parte dei cittadini all'istituto
della "osservazione". La pratica con cui il cittadino può sottoporre
correzioni o integrazioni ai piani urbanistici. Il mancato accoglimento da
parte degli uffici prima e della maggioranza poi, di quasi tutte le proposte avanzate
da privati è stata motivata richiamando i regolamenti comunali in materia, cui i
cittadini richiedenti debbono uniformarsi, per cui le osservazioni risultano
inutili.
Oggi sulla stampa il Sindaco
Valentini rincara la dose affermando che “abbiamo detto no al 90% delle
osservazioni perché non abbiamo intenzione di riaprire le porte all’edilizia
allegra del passato ”Come se gli scempi urbanistici del passato (e l’elenco
sarebbe lungo) venissero dalle proposte di corretti cittadini, invece che dalle
mire faraoniche e clientelari di amministratori comunali. Proprio Valentini che
ha proposto, tra le tante, di demolire l’Ospedale delle Scotte.
Le scelte operate da chi
amministra la città, corroborate dall’esperto urbanista Bruno Valentini,
continuano indifferenti ad andare nella direzione di un’arrogante presunzione
di avere la ricetta giusta. Invece ci scendere dal piedistallo e umilmente
andare ad ascoltare i bisogni di una collettività. Chi chiede di realizzare due
stanze per un figlio rappresenta un’esigenza sociale non un caso di
speculazione edilizia.
Gli speculatori, i
palazzinari, i dissipatori di territorio e gli scempi urbanistici si annidano
di più in quelle operazione di grandi dimensioni, che da troppo tempo vengono
sostenute e promosse dall’amministrazione comunale di Siena. La discrezionalità
degli uffici comunali purtroppo quasi mai si miscela con i bisogni delle
persone. La variante al RU approvata martedì è tutt’altro
che un intervento a servizio della città.
E’ l’ora di finirla di dire
si a chi specula e no a che chiededi spostare due mattoni. Ci rassegniamo però
a cercare di farlo capire al Sindaco di Siena. Non c’è peggior sordo di chi non
vuol sentire.
I bisogni urbanistici di
questa città per piccole opere vennero alla luce già nel 2011 con
l’approvazione del Regolamento Urbanistico; allora il Comune deliberò di attuare uno
specifico progetto per accogliere questi bisogni. Quella delibera del 2011 è
stata del tutto disattesa da questa amministrazione. Chissà se ci sono i
presupposti per azioni legali?"
NERO SU BIANCO
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