A MONTEPULCIANO LO SPETTACOLO “I PROMESSI SPOSI”
News inserita il 02-02-2016
Trasformare “I Promessi Sposi” di
Alessandro Manzoni, opera monumentale e complessa, probabilmente la più alta
espressione della letteratura italiana, in una commedia musicale utilizzando,
per i testi, popolari canzoni del repertorio leggero opportunamente adattate.
Un’impresa capace di
impressionare (e probabilmente scoraggiare) qualsiasi autore o regista, avendo oltretutto
come precedenti mostri sacri dello spettacolo che rispondono al nome del Quartetto
Cetra o del Trio Marchesini – Solenghi – Lopez.
Ma Mario Bastreghi, forte
dell’esperienza maturata negli ultimi tre anni con “E poi il diluvio”, “Mosé”
(entrambi ispirati al racconto della Bibbia) e “Ulisse, il ritorno ad Itaca”,
non si è lasciato intimidire.
Così sono nati “I Promessi Sposi”
di Acquaviva, andati prima in scena al Teatro dei Concordi (due repliche, con
il tutto esaurito) e ora pronti a sbarcare sul prestigioso palcoscenico del
Teatro Poliziano; domenica 28 febbraio, alle 16.30, lo spettacolo sarà
replicato a Montepulciano a favore della Fondazione “Niccolò Galli”, intitolata
alla memoria del figlio di Giovanni, portiere della Fiorentina e della
Nazionale, scomparso a 17 anni in un incidente stradale. L’evento, realizzato
in collaborazione con la Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte, è
patrocinato dal Comune e sostenuto dalla Banca di Credito Cooperativo di
Montepulciano.
Il pubblico che non ha potuto
assistere alle due rappresentazioni dei Concordi avrà dunque l’opportunità di
gustare questo autentico gioiellino del teatro amatoriale.
Mario Bastreghi (una carriera di
bancario alle spalle ma con una istintiva passione per tutte le forme di
espressione artistica, trasferita anche ai figli, per prima a Rachele,
componente dei Baustelle ed apprezzata solista) ha affrontato l’impresa con la
giusta leggerezza abbinata però al rigore filologico.
Così ha tratteggiato personaggi
immortali come Renzo, Lucia, Don Abbondio, Don Rodrigo o la Monaca di Monza con
rispetto ma attribuendo ad ognuno una personalità adeguata alle canzoni che ha
fatto loro interpretare per dare corpo alla complessa vicenda.
Allo stesso tempo, facendo
affidamento su una squadra affiatata e carica di entusiasmo come quella che si
è costituita negli anni ad Acquaviva, attorno al musical, ha curato con ancora
maggiore attenzione le scene ed i costumi.
Ne scaturisce un affresco collettivo
che, grazie anche ad alcune voci strepitose, che poco o nulla hanno da
invidiare ai professionisti del bel canto, avvince, coinvolge e strappa
applausi a ripetizione.
Ma ad attribuire l’autentico
tocco di classe all’intera operazione è la scelta delle canzoni ed il loro
adattamento all’intreccio manzoniano.
Qui Bastreghi ha utilizzato con
sapienza la dote dell’ironia, giocando sulle assonanze tra i testi di brani
orecchiabili e famosi e le esigenze della narrazione.
E così, quando per descrivere la
fine della peste di Milano, l’autore sceglie il famosissimo attacco di “Canzone
per te”, di Sergio Endrigo (“La festa appena cominciata, è già finita…”) e lo
trasforma in “La peste è stata debellata, è già finita…”, il divertimento si
aggiunge al piacere.
Per questi Promessi Sposi è stato
messo insieme un cast imponente (altra non indifferente difficoltà) composto
anzitutto dagli interpreti canori Valeria Garavelli (Lucia), Andrea Mezzanotte
(Renzo), Alessandro Beligni (Don Rodrigo), Michele Garavelli (Don Abbondio),
Giulia Trentini (Agnese), Vincenzo Consiglio (Frà Cristoforo), Simona Pecci (Perpetua),
Alessia Ciolfi (La Monaca di Monza), Adriano Meniconi e Filippo Pellegrini (i
Bravi), Francesco M. Consiglio (Azzeccagarbugli), Gianni Tiezzi (Cardinale
Borromeo), Luna Brizzi (Ragazza nel Lazzaretto), Tommaso Ciolfi, Marta
Paolucci, Aurora Marzuoli e Lorenzo Garavelli (Bambini nei tumulti).
Altri personaggi e collaboratori Mattia
Mignarri (Conte Attilio), Marco Trabalzini (Innominato), Nicola Giommarelli
(Egidio), Sonia Mangiavacchi (La madre di Cecilia), Massimo Ventolini (Nibbio),
Pasquina Juliano (serva di Azzecagarbugli), Eleonora Goletta (serva dell’Innominato),
Claudio Della Giovampaola e Giuliano Zacchei (Monatti), Umberto Vinciarelli e
Daniele Materazzi (Tonio e Gervaso).
Il balletto della Filanda ha
visto in scena Massimo Ventolini, Angela Mencarelli, Fabio Fabbrizzi, Simona
Nasorri, Claudio Della Giovampaola, Maria Mosella, Emiliano Ciolfi, Simona
Paolucci.
Interpreti del balletto del
Convento, con la coreografia di Marta Parri, sono Adele e Sofia Fabbrizzi,
Matilde Pifferi, Veronica Mulas, Rachele Biancucci, Miriana Barbato, Margherita
Zoi, Rachele e Lavinia Gonzi, Virginia Pieroni, Marta Cresti, Aicha Palermo,
Jessica La Rocca, Martina Vitondo.
Scenografie di Gianni Culicchi e
Luca Bove. Trucco di Laura Lesti, Claudia Bordini e Silvia Batignani.
Videoproiezioni di Andrea Bordini.
Costumi di Anna Monciotti, Lea Fabrizzi e Elvira Giorgetti. Luci e audio, Luca
Culicchi e Donatello Zappalorti. Voce narrante: Anna Monciotti. Aiutanti di
palco: Niccolò Trabalzini e Giacomo Garavelli. Assistenza musicale: Valeria
Garavelli e Massimo Tosi con la collaborazione di Riccardo Rigutini. Sceneggiatura
e regia: Mario Bastreghi.
E ora non rimane dunque che
attendere la replica del 28 febbraio al Teatro Poliziano.
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