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6 MILIONI PER I LAVORI ALL'OSPEDALE DI ABBADIA SAN SALVATORE

News inserita il 24-01-2016

Sono circa 6 milioni e mezzo di Euro gli investimenti ancora in cantiere per lo stabilimento ospedaliero dell’Amiata ad Abbadia San Salvatore. 

A fare il punto sulla tabella di marcia dei lavori di completamento e riorganizzazione dell’ospedale, è stato il direttore generale dell’Usl Toscana Sud Est Enrico Desideri insieme al presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Amiata, primo cittadino di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi.
5,1 milioni già serviti, in parte, per il nuovo pronto soccorso, rappresentano il plafond di investimento per i lavori per la ristrutturazione dell’ex dialisi, la radiologia e le centrali tecnologiche che completano la parte ospedaliera. Un altro milione e tre prevede la realizzazione di nuovi spogliatoi, il completamento della viabilità e la climatizzazione delle degenze, il tutto in previsione inizio lavori entro fine anno.
Ma le novità importanti, concordate proprio in questo incontro, sono due e riguardano l’organizzazione dell’ospedale amiatino.  La prima prevede la modifica del repertorio con la previsione  di “strutture semplici” con riferimento diretto alla direzione strategica del rispettivo dipartimento ospedaliero;  la seconda,  rispetto al consolidamento degli ospedali in rete, un potenziamento dei team professionali chirurgici quale prosecuzione di quello che sta già accadendo per l’urologia, la senologia, l’oculistica e l’ortopedia che vede proprio professionisti di Nottola e non solo, presenti in Amiata per alcune prestazioni  chirurgiche.
L’ospedale dell’Amiata ha un valore simbolico nella riorganizzazione della sanità territoriale non solo perché è ospedale di riferimento di un comprensorio complesso, ma proprio perché rappresenta un laboratorio di integrazione dell’attività ospedaliera con quella territoriale socio-sanitaria e della collaborazione con la medicina generale tanto da poterne diventare un modello”  spiega  Desideri
“E’ vero che – sottolinea il sindaco Tondi – Amiata, Elba e Chianti sono le zone a cui la Regione intende porre maggiore attenzione per definire servizi alla portata di cittadini, tenendo conto di un contesto geografico, ambientale e demografico non facile”. 
“Noi – ribadisce il sindaco – intendiamo dare un modello che faciliti i percorsi di diagnosi e cura, limitando al minimo gli spostamenti inutili al cittadino. La realizzazione di un polo sanitario concentrato in un’unica struttura, quella del nuovo e vecchio ospedale, e la realizzazione di una qualificata rete di servizi con gli altri ospedali,  con il potenziamento e miglioramento di alcuni già presenti in Amiata, ci permette di dare  sicuramente risposte più qualificate e immediate di salute”.
Il tavolo amiatino è , quindi,  al suo inizio. Altri incontri sono previsti, nello stile della direzione della nuova Usl Toscana Sud Est che, proprio per l’estensione del territorio da gestire, intende mantenere saldi i contatti con le singole realtà.
Quello con il presidente della conferenza dei sindaci dell’Amiata Senese è il primo degli incontri che il  Desideri ha già in programma nei tre bacini provinciali di Arezzo, Siena e Grosseto.

 

 
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