LA LEGA NORD SIENA SU FONDI UNESCO PER LE BICI ELETTRICHE
News inserita il 11-12-2015
Qualcuno potrebbe essere
indotto a pensare che la mania di questa giunta per le biciclette a pedalata
assistita sia dovuta ad una passione personale per le due ruote, ma poi vede
che fine ha fatto la pista ciclabile tanto voluta dal sindaco tra Monteriggioni
e Castellina Scalo... Qualcuno potrebbe anche pensare che è una
"ganzata" (e il clima insolitamente secco e mite di questo autunno
potrebbe corroborare l’idea), e fare pure l’abbonamento al servizio... Poi quel
qualcuno potrebbe aver voglia di guardare un po’ di dati, tipo quelli sullo
stato dei fondi stradali cittadini dove questi mezzi dovrebbero funzionare.
Potrebbe rivolgere lo sguardo a ciò che è successo nelle altre città dove
l’esperimento e-bike è sempre miseramente fallito, e constatando il già avanzato
stato di degrado dei mezzi di SI-Pedala dopo solo pochi mesi dalla sua
istituzione, pensare che c’era da aspettarselo. Infine potrebbe documentarsi
sulla provenienza dei fondi impiegati per realizzare questo progetto, e magari
scoprire che la sua città avrebbe avuto centinaia di altri capitoli di spesa
più importanti, ai quali i soldi erano destinati e alle e-bike dirottati.
Quindi qualcuno potrebbe fare l’elenco di
tutte quelle cose di cui Siena avrebbe bisogno per recuperare, salvaguardare e
offrire ad un pubblico potenzialmente enorme le sue opere artistiche, il suo
capitale culturale, le sue tradizioni storiche e chiedersi se questa idea
mancusian-valentiniana valesse veramente la pena, se la bella figura
dell’autoreferenziato premio “smart-mobility” allo SMAU compensi gli obbrobri
della porta lignea del Santa Maria alla Scala, o di via del Capitano
“sbuzzata”, delle innumerevoli pietre serene sostituite dall’asfalto per la
posa dei cavi elettrici per le colonnine di ricarica, delle mura che crollano,
dell’incapacità di fermare la bomboletta di Mister Hip-Hop, piuttosto che il
degrado della Cappella di Piazza del Campo, il crollo di parti delle mura, come
avvenuto prima a Porta Romana e recentemente a Porta Camollia (per il quale,
rispondendo ad un'interrogazione di Marco Falorni, il Comune ha risposto che
non farà assolutamente niente, senza il permesso della Soprintendenza, che
ancora non c'è e che agli autobus sarà consentito ancora transitare sotto la
Porta) o la trasformazione del “corso” di una città visitata da tutti i turisti
del mondo in luogo di accattoni molesti, o ancora l’incapacità di tenere il
centro pulito come meriterebbe di essere.
Tutto questo mentre il centro storico di
Siena è patrimonio dell’UNESCO per il suo valore storico e artistico, e non per
le imprese di Coppi, Bartali o Cipollini.
Chi deve sostenere le spese per il
recupero e la salvaguardia di monumenti di una città che si voleva candidare
quale Capitale europea della cultura e che quest'anno è stata Capitale italiana
della cultura? E' inutile trincerarsi dietro le scuse che i soldi non ci sono,
perché è sempre più evidente che quel (poco) che c'è rimasto dopo i disastri
del PD si preferisce destinarlo ad altro. Pensare che dovevamo avere le strade
lastricate d'oro...
Allora forse quel qualcuno potrebbe
pensare che un buon padre di famiglia, invece comprarsi un balocco, avrebbe
fatto meglio a ristrutturare la casa che crolla, che crolla perché antica e non
perché è scalcinata, per poi capire che questo sindaco non è un padre di
famiglia, ma un politico che ha già ampiamente dimostrato di non avere affatto
a cuore le sorti della città che amministra.
Lega Nord Siena
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