A MONTEPULCIANO SI PARLA DI LOTTA ALLA MAFIA
News inserita il 11-11-2015
La
lotta alla mafia raccontata dalla viva voce di chi, ogni giorno, si misura con
il principale nemico dello Stato ma cerca di rimanere ancorato ad una vita per
quanto possibile normale.
E’
l’opportunità che i Licei Poliziani di Montepulciano e la Fondazione
Balestrieri di Cetona, con il patrocinio del Comune di Montepulciano, offrono
non solo agli studenti delle scuole superiori ma anche all’intera comunità.
Sabato
14 novembre, alle 10.00, al Teatro Poliziano di Montepulciano, si terrà infatti
un incontro con la giovane magistrato Marzia Sabella, l’unica donna che ha
lavorato alla cattura di Bernardo Provenzano e che è stata poi impegnata nella
caccia al latitante Matteo Messina Denaro, l’ultimo padrino di Cosa Nostra,
autrice, con la giornalista del Sole 24 Ore Serena Uccello, del libro “Nostro Onore.
Una donna magistrato contro la mafia”.
Al
dibattito parteciperà anche l’On. Rosy Bindi, dal 2013 Presidente della
Commissione Parlamentare Antimafia (di cui, dopo 20 anni di attività alla
Procura di Palermo, la Sabella è oggi consulente) insieme ai rappresentanti
delle Istituzioni locali.
Saranno
presenti gli studenti delle classi IV e V dei Licei Poliziani e delle classi V
dell’I.I.S. Valdichiana Redi-Caselli.
Sotto
la lente d’ingrandimento ci sarà proprio l’immagine del magistrato anti-mafia
che, nell’immaginario collettivo, creato anche da cronache un po’ frettolose,
oscilla tra la figura dell’eroe e quella dell’obiettivo già inquadrato “nel
mirino” della criminalità.
Si
tratta in entrambi i casi di enfatizzazioni: l’equilibrio sta nella misura
della normalità. I magistrati sono quindi persone “normali” anche quando vivono
situazioni eccezionali come la cattura di un latitante del calibro di Bernardo
Provenzano. Nel suo libro, pubblicato da Einaudi, Marzia Sabella si dedica
proprio al racconto del magistrato anti-eroe. E’ il titolo fa riferimento
all’onore di chi amministra le leggi opposto al falso onore dei mafiosi:
perché, l'onore, quello vero, è dato dalla “sacralità del Codice e di chi, di
quel Codice, difende le ragioni”.
Con
una narrazione priva di enfasi e che sa cedere all'ironia, “Nostro Onore” conduce nella
realtà della mafia siciliana e, al contempo, nel quotidiano di chi lotta contro
di essa dal “palazzaccio” di piazza Vittorio Emanuele Orlando.
“Attraverso
uno scorcio dei miei anni alla procura di Palermo – scrive Sabella
–, carenti di prodigi e dunque, comuni, ho voluto provare, con un taglio
giocoso e un linguaggio corrente, a ricomporre la normalità. A restituire, a
chi non la conosce, la storia ordinaria, e però straordinaria, di una
somiglianza, di una vicinanza, di una relazione. Del magistrato con il popolo
in nome del quale applica la legge”.
L’evento,
come detto, è aperto alla partecipazione del pubblico; tramite la Sig.ra Aude
Bezat Coradini, della Fondazione Balestrieri, un nuovo incontro con Marzia
Sabella è programmato per sabato pomeriggio alle 17.30 a Cetona, dove saranno
ugualmente presenti alcuni studenti del liceo.
|
|