NEPI: "LA PROVINCIA NON DISCRIMINA LE DONNE!"
News inserita il 01-10-2015
In risposta a una
lettera uscita qualche giorno fa in una nota testata cittadina che,
in tono non proprio piacevole poneva il dubbio che la Provincia
discriminasse le donne, il Presidente Fabrizio Nepi risponde con un
secco NO, la Provincia NON discrimina le donne.
La lettera si
riferiva all ‘ “Avviso pubblico per il finanziamento di percorsi
formativi individuali mediante assegnazione di voucher formativi”
finalizzati “al rafforzamento ed aggiornamento delle competenze
individuali dei singoli lavoratori”, bando che di fatto ha
finanziato i percorsi formativi a 18 uomini e 38 donne.
I criteri di valutazione
per l’erogazione del voucher, destinati a
lavoratori occupati presso imprese assoggettate al versamento dello
0,30% sul monte salari all’INPS, quale contributo integrativo per
l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria,
si
basavano sulla qualità
del percorso formativo (Max.
40 punti) e sulla coerenza
progettuale (Max.
15 punti).
Criteri di priorità:
5 punti per i lavoratori in cassa integrazione guadagni, mobilità,
con contratto di solidarietà; 5 punti per donne di età compresa fra
35 e 45 anni; 5 punti per soggetti (sia uomini che donne) di età
superiore a 45 anni.
In caso di parità
di punteggio, è stata OVVIAMENTE considerata l’età dei candidati,
dando preferenza a quello maggiore di età.
(Per i giovani e i
disoccupati la Provincia negli anni ha previsto e messo in atto molte
altre misure.)
“Si tratta di
criteri equi ed oggettivi, che tengono conto delle difficoltà delle
donne a sviluppare ed aggiornare le proprie competenze ed abilità
professionali lungo tutto l’arco della vita, armonizzando tempi di
vita, di lavoro e formazione, ma che non hanno finalità di favorire
o discriminare né gli uomini né le donne.
La Provincia inoltre
si è da sempre impegnata nella lotta alle discriminazioni di ogni
genere - afferma il Presidente Fabrizio Nepi - Ha promosso
percorsi, convegni, corsi di formazione, bandi e avvisi, iniziative,
progetti (tutti consultabili nel nostro sito) di valorizzazione delle
differenze e lotta alle disparità e sinceramente essere “tacciati”
di essere discriminanti nei confronti delle donne è piuttosto
fastidioso, ma soprattutto falso e ingiusto!".
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