EVENTO SISMICO, PROTOCOLLO UNICO PER LE SCUOLE VALDELSANE
News inserita il 23-09-2015
La
Valdelsa si muove compatta per aumentare prevenzione e sicurezza nelle scuole
in caso di evento sismico. Cinque amministrazioni comunali e otto dirigenze
scolastiche hanno elaborato e condiviso un protocollo operativo unico per
gestire l’emergenza. “La Conferenza Zonale sull’Educazione - spiega Susanna
Salvadori, assessore alle Politiche Educative del Comune di Poggibonsi, Comune
capofila della Conferenza - ha raccolto l’esigenza espressa dalle scuole di
approfondire il comportamento da tenere in caso di eventi sismici. Lo abbiamo
fatto attraverso una modalità innovativa che ci vede come prima esperienza
toscana e all’avanguardia sul territorio nazionale”.
E’
stato infatti condiviso un percorso di conoscenza e di approfondimento a
livello di area con l’obiettivo di costruire un protocollo operativo unico come
base per i singoli piani di emergenza delle scuole. Un percorso che si è
articolato attraverso incontri tra amministrazioni e istituti scolastici, alla
presenza degli uffici che hanno la competenza in materia di Protezione Civile.
Nasce da qui il documento che è stato “licenziato” nell'ultima riunione di
lavoro che si è svolta qualche giorno fa. Presenti i Comuni di Poggibonsi,
capofila, Colle di Val D’Elsa, Casole d’Elsa, San Gimignano, Radicondoli, la
Protezione Civile dei diversi Comuni, le scuole pubbliche del territorio:
infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado. I soggetti presenti
hanno espresso la soddisfazione per aver costruito uno strumento utile e un
quadro coerente e omogeneo, a garanzia di tutti in termini di prevenzione e
sicurezza.
Il vademecum. Articolato per sezioni, il protocollo individua una
serie di azioni nonché i soggetti incaricati a svolgerle. “Sappiamo bene –
chiarisce la Conferenza Zonale - quanto ci dice la comunità scientifica in
merito alla prevedibilità di questi eventi. Con questo strumento, adesso, tutti
conosciamo quale è il comportamento da tenere e le azioni proprie di tutti i
soggetti coinvolti. Questa è già una buona sintesi che dovrebbe consentire una
gestione il più possibile ordinata dell’emergenza”. La prima parte del
protocollo è relativa al “programmare l’emergenza” in cui si specificano temi
quali l’individuare la figura del responsabile, il fissare gli scaffali e gli
arredi lungo il percorso di esodo, definire un lista di numeri di telefono,
identificare le aree di sicurezza. Si passa poi alla sezione “Reagire
all’emergenza” in cui si affrontano i momenti relativi al segnale da azionare,
il comportamento da tenere durante la scossa e subito dopo (restare nelle aule
fino al termine della scossa, ripararsi con banchi e sedie, addossarsi alla
parete), il percorso per giungere nelle aree sicure. Quindi si passa alla
sezione “superare l’emergenza” con l’appello, la verifica dello stato di salute
degli alunni e dello stato dei luoghi, i contatti fra protezione civile,
dirigenti, uffici tecnici e altro ancora.
“Condividere
informazioni e modalità operative – chiude la Conferenza Zonale – è già di per
sé utile. Per questo sarà fondamentale dare gambe all’ultima sezione del
protocollo che è relativa alla comunicazione delle linee guida, alla loro
diffusione, agli approfondimenti sul tema necessari anche attraverso momenti
formativi pubblici alla presenza di esperti. Anche così facciamo prevenzione e
miglioriamo la sicurezza”.
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