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RISTORATORI SENESI: NO ALLE SAGRE SELVAGGE. PETIZIONE PER LEGGE

News inserita il 04-08-2015

Curare l’immagine di un territorio significa anche occuparsi dei luoghi e delle modalità con cui questo viene proposto a migliaia di persone. E’  l’ora allora che Regione e Comuni toscani si occupino con attenzione della questione-sagre”.  E’ quanto chiedono i ristoratori senesi associati a Confesercenti tramite il nuovo Presidente provinciale Mauro Tigli, appena nominato: “all’atto pratico questo territorio non ha ancora sviluppato un approccio maturo al tema: in provincia di Siena solo un Comune ha adottato un regolamento sull’esercizio delle sagre. Per il resto, proliferano manifestazioni di piazza spesso fuorvianti rispetto alla tradizione gastronomica ed ai valori su cui è basata – afferma – così i visitatori si trovano spesso di fronte a messaggi fuorvianti ed a prestazioni dove qualità e sicurezza lasciano a desiderare”.  Per Confesercenti dunque servono interventi che armonizzino le regole nel territorio: “chiediamo che la Regione adotti un regolamento quadro, e per questo promuoveremo una petizione on line”.

Tigli, ristoratore di lunga esperienza attivo a Siena è stato eletto martedì al vertice senese della Fiepet (Federazione italiana Pubblici Esercizi) succedendo a Gaetano De Martino. “Il nostro vuole essere un segnale di attenzione per la salvaguardia del territorio, non solo della nostra categoria   - aggiunge – chi per professione somministra alimenti e bevande può essere una risorsa anche  per qualificare le sagre; si tratta solo di  volerlo. E’ il caso di ricordare che la sopravvivenza di un centro abitato passa anche per quella dei suoi esercizi commerciali, alimentari o meno che siano. Per questo c’è bisogno che le istituzioni prendano coscienza di quanto si di essi pesino zavorre economiche come la Tassa sui rifiuti, o le perdite di tempo e soldi che spesso comporta una normativa disallineata da provincia a provincia o da Comune a Comune”.  

 

Nel suo intervento di insediamento, Tigli ha anche evidenziato la necessità di essere propositivi con i Comuni, con la Camera di commercio ma anche in termini di collaborazione tra  le varie categorie del commercio del turismo e dei servizi: “con i comitati di via, i centri commerciali naturali, per costruire insieme una piattaforma di programma da proporre in ambito locale e non solo”. 

 

 
Articolo stampato dal giornale on line: oksiena.it
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