Durante la seduta odierna del Consiglio Comunale di Siena, i consiglieri hanno approvato all’unanimità una mozione riguardante la situazione dello stabilimento ex Whirlpool, ora Beko, situato in viale Toselli. La mozione, originariamente presentata dal gruppo Fratelli d’Italia e successivamente firmata da altri gruppi consiliari, ha ricevuto il sostegno di tutti i trentadue consiglieri presenti.
Il documento ha subito un emendamento, proposto dai consiglieri del Partito Democratico e firmato anche da altri gruppi, che è stato anch'esso approvato all’unanimità. Questo dimostra la compattezza e l’unità del Consiglio nel voler affrontare una questione cruciale per il futuro occupazionale di circa 300 lavoratori legati allo stabilimento di Beko.
Contenuto della mozione
La mozione invita il Sindaco e la giunta comunale a "attivarsi con il massimo impegno e con tutti gli strumenti a disposizione" presso Beko Europe, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali attuali. Viene richiesto alla società di presentare un piano industriale chiaro, specificando le politiche che intende attuare. Inoltre, il documento impegna l’amministrazione comunale a continuare a rappresentare le istanze dei lavoratori presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, partecipando attivamente ai tavoli di confronto aperti a livello nazionale e regionale.
Il Consiglio Comunale ha ribadito, attraverso la mozione, la sua vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie, sottolineando l'importanza dello stabilimento per il tessuto socio-economico del territorio senese. Fin dalla sua inaugurazione nel 1967, alla presenza dell'allora Presidente del Consiglio Aldo Moro, la fabbrica ha rappresentato una risorsa fondamentale per la comunità, garantendo lavoro a centinaia di famiglie.
Il contesto della vertenza
Negli ultimi anni, lo stabilimento ha affrontato numerose difficoltà legate alla complessa vicenda societaria tra Acerlik e Whirlpool, con la transizione a Beko Europe che ha generato preoccupazioni per il futuro dei lavoratori. Nonostante i numerosi incontri tra le parti coinvolte, inclusi quelli con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e con il Sindaco di Siena, la società non ha ancora fornito un piano industriale dettagliato.
I lavoratori dello stabilimento continuano a manifestare il loro disagio attraverso proteste legittime, denunciando l’incertezza che grava sulle loro famiglie. In questo contesto, l’amministrazione comunale ha confermato il suo supporto, partecipando attivamente alle manifestazioni, come avvenuto il 12 settembre scorso, quando sia consiglieri di maggioranza che di opposizione si sono uniti alla protesta.