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SMOG E QUALITÀ DELL'ARIA: IL SINDACO VALENTINI RISPONDE

News inserita il 30-12-2015

Il problema di attualità nazionale relativo all’eccessiva presenza di polveri sottili in atmosfera ha trovato eco anche a Siena, in Consiglio comunale, con le due interrogazioni urgenti presentate, nella seduta odierna, da Massimiliano Bruttini (PD) e da Andrea Corsi (L’Alternativa).

Entrambi i documenti hanno fatto riferimento alle anomali condizioni climatiche caratterizzate da alta pressione e temperature superiori alle medie stagionali e al fatto che, in molte città italiane, i limiti di polveri sottili hanno oltrepassato le soglie massime consentite.

Bruttini ha evidenziato come <<dai dati Arpat si possa constatare che i valori di anidride carbonica e di biossido di azoto risultino nella norma, mentre nell’ultimo mese il valore del PM 10 è salito due volte sopra il limite e per ben dieci volte si è attestato su tale soglia>>.

Corsi ha invece riportato le recenti dichiarazioni a mezzo stampa del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, <<il quale ha sostenuto che i sindaci devono attenersi con precisione alla legge regionale del 2010>>.

Bruttini ha chiesto all’Amministrazione <<se è al corrente delle rilevazioni Arpat e cosa intenda fare per ridurre la presenza delle polveri sottili in atmosfera>>, mentre Corsi ha domandato <<se il Comune abbia ricevuto segnalazioni da parte di Arpat e se la situazione sia tale da ricorrere a misure straordinarie o se, viceversa, il sindaco si senta di rassicurare i senesi circa la buona qualità dell’aria>>.

Partendo proprio da quest’ultimo interrogativo, il sindaco ha ricordato come le competenze in tale ambito ricadano su Arpat, ente preposto a effettuare monitoraggi giornalieri: <<A Siena le rilevazioni vengono fatte tramite la colonnina ubicata in viale Bracci: un’area ad alta densità di traffico, vicino alla stazione ferroviaria, dove la situazione è peggiore dal punto di vista del possibile inquinamento>>. 

Valentini ha contestualizzato la questione nel panorama nazionale, ricordando che, a causa dell’inquinamento atmosferico, nel 2012 sono decedute circa 84mila persone, dato che risulta il più alto in Europa. <<Se poi guardiamo il rapporto nazionale "Mal’aria", redatto nello scorso mese di gennaio da Legambiente rispetto alle cosiddette polveri sottili, fra le 85 città italiane esaminate, Siena risulta nelle migliori posizioni; è fra le poche che, se si dovesse adottare la metodologia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che fissa questo limite più basso rispetto a quello comunitario, saremmo sostanzialmente nei limiti. Mentre non risultano esserci problemi legati all’eccessiva presenza di anidride carbonica e di biossido di azoto>>.

Il sindaco ha definito i dati <<confortanti in modo comparativo, rispetto alle altre città, ma non rispetto a ciò che vorremmo, perché gli inquinanti dell’aria incidono pesantemente sulle aspettative e la qualità della vita nelle nostre città, in particolare per le persone anziane e i bambini>>. <<I sindaci – ha aggiunto – possono intervenire solo con misure tampone di emergenza come il blocco temporaneo del traffico o imponendo i controlli agli impianti termici, mentre le politiche di programmazione sono nelle mani del Governo e delle Regioni, che devono mettere a disposizione risorse e normative. Per questo, l’ANCI sta lavorando affinché nelle prossime campagne elettorali per le amministrative di giugno, nei programmi e nei mandati tali temi trovino lo spazio e la visibilità che meritano>>.

Valentini ha voluto ricordare che la provincia di Siena è l’unico distretto territoriale certificato come carbon free, <<con un risultato straordinario che riguarda il bilancio zero delle emissioni in atmosfera e che ha permesso di ottenere le certificazioni Iso ed Emas. Così come non possiamo sottacere le recenti indagini sulla qualità della vita, realizzate dal Sole 24 Ore e da Italia Oggi, che confermano Siena tra le migliori posizioni a livello nazionale>>.

Quanto alle azioni attuate dall’Amministrazione comunale, Valentini ha fatto riferimento all’attività di controllo degli impianti termici, per cui <<fra i pochi Comuni pronti a ricorrere alle relative sanzioni amministrative: gli impianti termici, nel caso di malfunzionamento, hanno infatti risvolti in termini di sicurezza e incolumità pubblica e ripercussioni negative sull’ambiente>>, e soprattutto al Piano della Mobilità e ai progetti di pedonalizzazione del centro storico, del bike sharing e dell’incentivazione alle auto elettriche: <<Vogliamo cambiare radicalmente la mobilità, puntando alla riduzione del numero dei mezzi a motore in circolazione. Il Piano della Mobilità, che porteremo presto all’attenzione del Consiglio, è un atto innovativo e, per certi aspetti, impopolare perché chiederà ai cittadini di cambiare abitudini consolidate: uno degli obiettivi più importanti è arrivare nel 2018 a distribuire le merci nel centro storico soltanto con i mezzi elettrici. E’ infatti fondamentale intervenire sulle cause del problema e non solo con il semplice ricorso ai blocchi del traffico. E’ coerente con questo obiettivo il record di utilizzo del trasporto pubblico che Siena ha in Italia>>.

Bruttini si è dichiarato soddisfatto, anche in relazione all’attività di controllo delle caldaie e per tutte quelle azioni che concorrano a sensibilizzare ulteriormente la cittadinanza sulle cause e i problemi dell’inquinamento atmosferico.

Corsi, invece, ha definito la risposta <<non soddisfacente: il sindaco è stato evasivo perché, nonostante sia ufficiale sanitario locale e il tema riguardi la salute pubblica, ha rimandato la questione ad Arpat. Ed è difficile capire perché a Siena vi sia soltanto una colonnina di rilevazioni in viale Bracci, dalla quale emerge che, comunque, il problema è strutturale e non si risolve con il bike sharing. Ieri, il livello di PM 10 nella nostra città superava, a titolo esemplificativo, quelli di Firenze e di Poggibonsi>>.

 

 

 

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