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SIENA: IN CONSIGLIO COMUNALE UN’INTERROGAZIONE SUL SISTEMA SCOUT STREET

News inserita il 12-09-2018

Il funzionamento del Sistema Scout Street è stato oggetto di un’interrogazione presentata ieri in consiglio comunale da Pietro Staderini (Sena Civitas–Mcs/Spqs) e Laura Sabatini (Gruppo Misto). <<Dal 2016 il corpo di Polizia Municipale ha in dotazione un’apparecchiatura elettronica che permette di verificare in tempo reale, poiché collegato online con la banca dati della motorizzazione civile, tramite acquisizione automatica delle targhe, se un veicolo ha delle inadempienze amministrative e se risulta essere rubato>>, ha spiegato Sabatini. Il sistema Scout Street consente dunque <<di aumentare la capacità di controllo stradale e la sua efficacia>> eppure non risulta <<montato in alcuna auto in dotazione al Corpo di Polizia Municipale>>, ha aggiunto la consigliera, che ha chiesto anche <<quanti e quali veicoli possono essere abilitati all’installazione di tale sistema; a quanto è ammontato il costo per l’acquisto e se è previsto un abbonamento per la sua manutenzione; quanti controlli sono stati effettuati e quante e quali infrazioni contestate con lo Scout Street>>.

All’interrogazione ha risposto il vicesindaco e assessore alla Polizia Municipale, Andrea Corsi: <<Il Sistema Scout Street era installato su un’auto civetta ma lo scorso 23 agosto è stato dato mandato di montare l’apparecchiatura su un veicolo con i colori del Corpo, una delle tre Alfa Romeo Giulietta, così da creare deterrente, comunicando l'attività di controllo ed evitando gli ‘appostamenti-trappola’ deontologicamente non corretti>>. Per quanto riguarda <<l'uso richiamato per controllare assicurazione e revisione è obsoleto, complicato e soprattutto comporta l'impiego di due auto: quella con il dispositivo  e quella a monte con la pattuglia per fermare l'eventuale trasgressore, con almeno tre unità di personale sempre impiegate. Mentre la maggior parte dei comuni d'Italia per questi controlli utilizzano telecamere di lettura targa fisse su pali>>, ha proseguito Corsi, spiegando anche che <<lo strumento è costato alle casse comunali 20mila euro mentre al momento non è possibile avere un numero certo sul numero di controlli effettuati con questa strumentazione>>. 

Nella replica la consigliera Sabatini ha ringraziato Corsi per la risposta <<molto chiara>>, invitando all’utilizzo dello strumento <<di ausilio ai controlli per individuare chi non paga l’assicurazione per evitare così conseguenze più gravi>>.

 

 

 

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