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SENA CIVITAS: "RINALDO FRANCI 1834, UNA ECCELLENZA DA TUTELARE"

News inserita il 23-10-2021

Alla luce della recente ordinanza con la quale il TAR della Toscana sospende la delibera di sfratto dalla sede di Sant’Agostino emanata dal Comune di Siena, è difficile credere che, come dice l’assessore Benini in uno scomposto comunicato dettato forse dalla foga, il glorioso Istituto senese è sempre più solo. Di fatto, il pronunciamento del TAR non solo permette il sacrosanto svolgimento di un anno accademico ormai alle porte, ma consente al Franci di sostenere in maniera ancora più motivata i larghissimi consensi di cui sta godendo in questa vertenza.

È difficile anche immaginare sia pur lontanamente che l'Istituto voglia adesso muoversi da solo, quando in una nota si preoccupa tempestivamente di informare tutti che adesso finalmente “si apre un periodo di grande impegno istituzionale per arrivare alla statizzazione, condivisa con il Ministero e il Comune di Siena”. Noi ci permettiamo di aggiungere anche la Provincia di Siena, alla quale spettano le competenze per decidere in merito agli spazi da destinare alle scuole superiori. Se c’è qualcuno che curiosamente ha scavalcato le competenze della Provincia, tentando di sostituircisi, è semmai l'Amministrazione Comunale stessa.

In questo momento, però, a nostro avviso il punto non è arroccarsi più su posizioni che ormai stanno facendo il loro tempo, in quanto progressivamente smentite e sgretolate dalla realtà giuridica ancor prima di quella delle parole. Al contrario, il punto è aprire una fase nuova che miri a oltrepassare e consegnare al passato quanto è stato fatto e detto finora, per giungere finalmente all’agognata statizzazione del Franci. Da parte dell’Istituto, più e più volte è stata ribadita la volontà di apertura al dialogo, mentre da parte del Comune si ribatte (lo stesso Benini lo ha ripetuto nel suo comunicato) quanto sia necessario il suo coinvolgimento. Pur secondo ottiche differenti, questo pare un punto che trova d'accordo entrambe le parti e che quindi si candida ad essere un momento di partenza della nuova fase.

Poiché è difficile credere anche che il Comune non voglia la statizzazione del Franci, dato che più volte da Palazzo Pubblico è stata ammessa l’importanza per Siena di questo grande esito, confidiamo che quando a breve il confronto si sposterà in sede ministeriale per tutte le operazioni necessarie alla verifica e all'avvio delle procedure di trasferimento alle competenze statali, scompaiano personalismi e prese di posizione non sorrette da adeguata informazione, ed emerga una volontà comune di ottenere quel risultato di prestigio che gli studenti, i docenti, i collaboratori del Franci e tutta la città meritano.

SENA CIVITAS

 

 

 

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