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"SCUOLE E SOFTWARE LIBERO", L'INTERVENTO DI SIENA PIRATA

News inserita il 28-04-2025

Siena Pirata sostiene l’appello dell’Associazione Italiana Software Libero al Ministro Valditara: nelle scuole bisogna favorire software open source per garantire trasparenza, sicurezza dei dati degli studenti e risparmio economico. Oggi molte piattaforme sono proprietarie e poco controllabili, mentre esistono già valide alternative a codice aperto. È ora di cambiare strada, anche nell'interesse del futuro dei ragazzi.

Il comunicato dell'associazione Siena Pirata: "La lettera aperta inviata al Min. dell’Istruzione e del Merito Valditara dall’Associazione Italiana Software Libero solleva nuovamente il sempre più grave problema del software all’interno delle scuole.

La digitalizzazione è ormai presente in qualsiasi aspetto del nostro quotidiano e l’ambito dell’istruzione non ne fa eccezione. Digitalizzazione che passa anche anche e soprattutto attraverso piattaforme informatiche proprietarie, dove il codice sorgente è chiuso e solamente l’azienda che lo ha sviluppato ne conosce con precisione il funzionamento: per capirsi, è come acquistare un’auto con il cofano chiuso a chiave apribile solamente dalle officine autorizzate.

 Se nessuno acquisterebbe un’auto così, per il software la comune scarsa percezione dell’importanza strategica di poter avere soluzioni a codice aperto ha diffuso in modo prepotente piattaforme commerciali all’interno anche delle istituzioni scolastiche, che trattano i dati personali particolari dei nostri figli: quelli sul loro rendimento. Dati che potrebbero, in un futuro neanche troppo distante, provocare conseguenze poco piacevoli nel loro futuro. Per questi motivi è fondamentale conoscere come le piattaforme digitali trattano e conservano i dati personali e, non a caso, l’articolo 68 del Codice dell’Amministrazione Digitale (il “CAD”) prevede che le PA, scuole incluse, devono privilegiare soluzioni digitali open source e che le stesse possano acquisire soluzioni proprietarie solo ove "risulti motivatamente l'impossibilità di accedere a soluzioni già disponibili all'interno della pubblica amministrazione, o a software liberi o a codici sorgente aperto, adeguati alle esigenze da soddisfare".

Nella lettera aperta al Ministro Valditara, infatti, l’Associazione Software Libero ricorda che nel portale Developers Italia si trova l’applicazione giua@school, che integra un registro elettronico per le scuole, ricordando quindi che soluzioni aperte disponibili per le scuole italiane sono già realtà, ricordando anche che “l’uso del software proprietario da parte della P.A. danneggia la nostra economia, rende il mercato meno libero e favorisce un gruppo minoritario di aziende che privano il nostro paese di cospicui introiti fiscali”. Oltre all’aspetto squisitamente economico, perché “secondo alcune stime la spesa per le licenze del software è pari ad alcuni miliardi di euro all'anno”.

Come Associazione Siena Pirata ci uniamo all’appello dell’Associazione Software Libero e sollecitiamo i Dirigenti scolastici e Rettori della nostra città ad intraprendere un percorso virtuoso di migrazione verso soluzioni a codice aperto e libero, garantendo adeguata tutela per i dati personali degli studenti che un cospicuo risparmio economico che può essere dirottato verso altre esigenze didattiche.

Ricapitolando, se può sembrare assurdo acquistare auto con il cofano chiuso a chiave, perché acquistare software proprietario closed-source è ritenuto normale?"

 

 

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