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MONTICIANO: LA SOSTENIBILITÀ CONDIVISA TRA IMPRESE E COMUNI

News inserita il 20-10-2015

La sfida sullo sviluppo sostenibile della Val di Merse è stata raccolta da una rete di associazioni, aziende private e dall’Unione dei Comuni, che hanno appena presentato un progetto alla Regione Toscana. Tra non molto ci sarà il responso sulla eventuale approvazione, con relativa assegnazione di contributi. Ma intanto questo nuovo soggetto, che ha come punto di riferimento alcuni intellettuali, professionisti, imprenditori del territorio (a partire dalla Bottega di Stigliano, progetto pilota sulla filiera corta), potrà contare sul contributo dell’Unione dei Comuni della val di Merse. L’annuncio è arrivato nella giornata inaugurale (SABATO 17 OTTOBRE) di “Val di Merse sostenibile”, il grande cartellone (si andrà avanti, ogni fine settimana, fino al 29 novembre) allestito dal Comune di Monticiano e dall’Unione dei Comuni. Nell’occasione il presidente regionale di Legambiente, Fausto Ferruzza, fresco di riconferma, ha dichiarato il totale sostegno della sua associazione a qualsiasi ipotesi di valorizzazione di “un territorio unico in Toscana, per la sua autenticità”.

La natura incontaminata, l’assenza di un “inquinamento” da turismo di massa, un’economia ancora legata al bosco hanno determinato l’esistenza, di un territorio ancora autentico. Il cartellone sui saperi, i sapori e l’ambiente della Val di Merse, nelle intenzioni del sindaco di MonticianoSandra Becucci, serve proprio a questo: a focalizzare una serie di progetti e iniziative che l’ente pubblico ha messo in fila, con coerenza, con la sostenibilità come filo conduttore. Il programma di “Val di Merse sostenibile” offre una serie di presentazioni e interventi, che sono il “manifesto” delle cose realizzate:  c’è il progetto europeo TraMontana sui beni immateriali, con una ricerca fatta con videointerviste ai residenti e un video sulle storie dei cittadini; una mappa di comunità di Jesa; l’ecomuseo che si avvale di una inedita app realizzata dalla Fondazione dei Musei Senesi. “Elementi – aggiunge il sindaco Becucci – che rappresentano un metodo coerente, l’unico modo possibile per valorizzare il nostro territorio”. Tra le cose quasi pronte ci sono anche un museo sulla biodiversità, strutture per laboratori e la ricettività di un turismo ambientale. La vera sfida è mettere a sistema una consapevolezza, soprattutto dei cittadini, e trasmettere i valori del territorio all’esterno. “Le cose fatte finora – osserva ancora Il sindaco Becucci – sono coerenti, molto utili. Resta da fare rete, individuare canali commerciali adeguati”. Un processo inevitabile, che trova concorde il presidente dell’Unione dei Comuni della Val di Merse Giuseppe Gugliotti, fautore di “una valorizzazione, non di una semplice tutela” del territorio. Ormai è chiaro: questa non è la Toscana minore, ma la Toscana vera, quella colpevolmente ignorata dai grandi flussi turistici, dai tour operator e, talvolta, dalle istituzioni. Che pure, nel tempo, si sono segnalate anche per progetti lungimiranti, che hanno dato lustro all’esterno, talvolta poco compresi dal tessuto economico e sociale del posto. “Ma ora i tempi sono più maturi”, ha osservato l’architetto ed esperto di turismo Angelo Angeli. Le buone pratiche presentate da Roberto Mazzà di Vivilitalia, hanno confermato la buone potenzialità del territorio. Intanto, “Val di Merse sostenibile”  è un importante momento di riflessione, accanto a tante iniziative. Subito, i ragazzi si sono divertiti con un laboratorio sul legno,  in un fine settimana che offre esperienze di nordic walking e visite guidate, degustazioni, una mostra micologica e la presentazione di un libro di Domenico Muscò, relativo a un progetto di scrittura realizzato sul territorio. 

 

 

 

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