“Viviamo in un contesto economico generale difficile e le difficoltà di cittadini e famiglie del nostro territorio sono monitorate dalla Giunta di Monteroni da tempo. Quotidianamente ci confrontiamo sulle difficoltà dei nostri concittadini che soffrono mancanza di lavoro, ridimensionamento dell’attività , mancanza di contratti certi e rischi di sfratti esecutivi. Gli strumenti che abbiamo a disposizione li condividiamo con tutti coloro che ci vengono a chiedere aiuto, un aiuto che cerchiamo di dare a tutti, indipendentemente - e lo ricordo alla forza politica che ha ancora il termine nord nel proprio nome – dalla distanza da Milano del proprio luogo di nascita. I cittadini di Monteroni sono tutti uguali”.
Interviene così Gabriele Berni riguardo al tema dello sfratto esecutivo per una famiglia di Monteroni che è stato ripreso dai mezzi di comunicazione negli ultimi giorni.
“Nelle ultime settimane i rischi di sfratto sono molti e come amministrazione ci siamo adoperati, nei limiti delle nostre competenze, a trattarli singolarmente e trovare soluzioni individuali – spiega l’assessore al Sociale Michela Giannetti - Nel caso specifico per la famiglia sono stati attivati gli strumenti dei Servizi sociali dallo scorso anno (che prevedono contributi finanziari alle famiglie numerose, buoni spesa ed altro), è stato poi loro proposto di partecipare al bando per la prevenzione degli sfratti esecutivi, ma hanno ritenuto di non parteciparvi e soprattutto è stata rimandata l’esecutività dello sfratto anche grazie all’intervento delle istituzioni. Le amministrazioni comunali utilizzano gli strumenti che hanno a disposizione e lo devono fare con parametri e principi che considerino l’uguaglianza tra le persone, in modo tale da poter individuare le priorità tra i vari casi senza discrezionalità e simpatie, che renderebbero ancora più antipatica e inaccettabile qualsiasi decisione”.
“La signora ha legittimamente lanciato un appello ai privati – riprende il sindaco - la mancanza di lavoro è il primo problema da affrontare. Deve essere però chiaro che è inaccettabile lo sciacallaggio politico che alcune forze stanno tentando di fare: strumentalizzare il disagio di una famiglia è vergognoso e questo dimostra davvero un cinismo che la nostra comunità non si merita. In particolare da parte di chi cerca quotidianamente le scontro di civiltà contrapponendo tra di loro i più bisognosi”.
“Intervenire sui casi di difficoltà sociale - spiega Giannetti – comporta usare ancor maggiore attenzione, perché qualsiasi uso distorto degli strumenti che abbiamo ricadrebbe negativamente sulle fasce più esposte della popolazione”.