A Siena è fatto assoluto divieto manifestare il proprio dissenso in forma pacifica al Palio nei mesi di giugno, luglio ed agosto sebbene non vi fossero comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica ascrivibili ai promotori dell'evento. In vero le offese e provocazioni sono provenute da una parte di cittadini senesi che non accettano manifestazioni nel proprio territorio minacciando addirittura ripercussioni sull''integrità dei manifestanti con violenze fisiche.
Negli anni passati è stato negato il diritto di manifestare dalle Autorità senesi, Questura e Prefettura, nonché dal Tar del Lazio ai promotori della manifestazione indetta dal Partito Animalista Europeo al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica circa i maltrattamenti e gli incidenti mortali subiti dai cavalli inidonei impegnati nelle carriere del Palio di Siena.
"Una decisione assolutamente incostituzionale ed antidemocratica in totale conflitto con gli artt. 17 della Costituzione repubblicana e 12 della Carta dei diritti fondamentali dell' UE che sanciscono ad ogni individuo il diritto di libertà di riunione pacifica e di associazione a tutti i livelli per la difesa dei propri interessi. Inoltre ai sensi del comma 2 della predetta Carta, i partiti politici a livello dell'Unione contribuiscono a esprimere la volontà politica dei cittadini dell'Unione." Per questi motivi abbiamo formalmente interessato i Ministri dell'Interno e della Giustizia i cui Capisegreteria ci confermano massima attenzione all'istanza già posta oggi sul tavolo dei titolari dei due Dicasteri. - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - Nel documento viene, inoltre, sottolineato che "lo Stato a Siena, di fatto, non applica le normative nazionali e comunitarie per evidenti interessi dei poteri di pressione che traggono profitto dallo svolgimento del Palio, pertanto viste le predette normative che disciplinano la materia abbiamo provveduto a dare preannuncio di manifestazione per il 16 agosto c.a. presso la Questura della Polizia di Stato, nei tempi previsti dalla Legge. Un eventuale diniego sarà da noi recepito quale ingiusta prevaricazione dei diritti costituzionalmente garantiti costringendoci a ricorrere alla Corte di Giustizia europea. Per il medesimo diritto, fin da adesso comunichiamo che il 16 protesteremo pacificamente e collettivamente per le strade del Comune di Siena. Teniamo, infine, ricordare quanto sia per noi incomprensibile la parzialità nel concedere tali autorizzazioni: il corteo di dissenso al vertice G8 del 2001 di Genova fu regolarmente autorizzato nonostante fossero evidenti ed annunciati comprovati motivi di pericolosità per incolumità pubblica. "